XTERRA Italy Scanno Lake: Roger Serrano ed Eva Garcia Gonzalez volano nel lago a forma di cuore
Sarò prolisso, sia chiaro fin da subito. Fare la mera cronaca di un evento come XTERRA Italy Scanno Lake sarebbe un delitto e un affronto verso chi si prodiga un anno intero per rendere che tutto sia speciale. Hanno una fortuna però, che già di per se, Scanno e il suo lago sono più che speciali.
Era la seconda tappa italiana questa per il circuito XTERRA Europe dopo quella altrettanto bella del Lago di Garda di fine maggio. Questa volta il “pallino” passava in mano a due persone che ho avuto modo di conoscere in questi mesi e che hanno dimostrato tanto attaccamento alla terra, al luogo e soprattutto all’evento. Massimo Massacesi e Alex Miconi con centinaia e centinaia di persone hanno reso il weekend speciale per tutti gli atleti che ancora una volta hanno voluto prendere parte a questo evento, uno dei più duri di tutto il circuito XTERRA.
Scherzando venerdì sera davanti a un aperitivo insieme a Roger Serrano, valutavo la vittoria 1 a 5. Lui altrettanto scherzando (forse) mi diceva che secondo lui era un po’ troppo poco. Sentiva già odore di “sangue”?
Alla domanda non abbiamo messo molto a rispondere. Frazione di nuoto chiusa con un vantaggio di 1 minuto e mezzo sul primo inseguitore, quel Marcello Ugazio fresco di titolo mondiale U23 e già campione europeo U23 2017; insomma non uno che passava di li per caso. C’era anche il vincitore della scorsa edizione, Dafflon, che in acqua però paga tantissimo. In mezzo una flotta nutrita di atleti italiani scelti dalla federazione, che vendono cara la pelle. Tra loro anche il campione italiano cross Filippo Rinaldi. L’inseguimento di Ugazio su Serrano deve però fare i conti con il ritorno di un grande Dafflon, capace dapprima di pagare oltre 6 minuti in acqua per poi recuperarne quasi 5 in mtb e giocarsela nella frazione di corsa. Dietro le posizioni si stabilizzano con Ugazio a combattere con il suo grande amico Rinaldi per il terzo gradino del podio. E’ evidente però che se lo è sudato, considerando le condizioni in cui il campione del mondo è arrivato al traguardo: “Pochi ulteriori metri di gara e sarei stramazzato al suolo. Non avevo più forze, ne nulla per poter continuare”, ha dichiarato alla fine mentre cercava conforto nel ristoro finale.
Serrano invece continua con la sua gara solitaria al comando: “Primo da subito. Ho subito un po’ il ritorno di Marcello (Ugazio) che nella frazione di mtb si stava avvicinando. Ho dovuto così tornare a spingere forte per poter rimanere da solo. Adoro questo posto e questa gara e sono davvero contento per la vittoria…te l’avevo detto no?”. Avrei dovuto fidarmi e scommettere sullo spagnolo.
Tra le donne invece si consuma il “dramma” e la disdetta di Carina Wasle che uscita prima dall’acqua e andata subito in vantaggio durante la frazione di mtb, paga una decina di minuti a causa di un problema meccanico: “Stava andando tutto molto bene. Adoro questo posto, la gente, il tifo, il paese, il lago, il tracciato molto pendente e duro, insomma fantastico. Nella frazione di mtb però ho perso una decina di minuti a causa di un problema meccanico e da prima sono finita quinta. Poi mi sono buttata alla rincorsa ma Eva era troppo lontana mi sono dovuta accontentare di un altro secondo posto”. Pensate abbia detto tutto ciò col broncio? Macchè, aveva il sorriso di chi è stato colto con le mani nella marmellata, di chi ha vissuto una “dramma” sportivo ma lo ha vissuto in maniera totalmente normale e quasi disinteressata. Quasi ho detto. Intanto dietro risale posizioni l’italiana Mairhofer che dopo una non eccellente frazione di nuoto recupera in mtb sulle prime. Davanti fino al t2 Renata Bucher esperta prorider svizzera. Da segnalare la partecipazione della titolata e fortissima triatleta italiana Sara Tavecchio che è tornata sui campi di gara dopo tanta assenza.
Si arriva goccia dopo goccia al t3. Serrano abbandona la mtb e infila le scarpe da trail con un discreto vantaggio su Ugazio, Dafflon e Rinaldi. Ci prova ancora lo svizzero campione uscente ma oggi il moro atleta spagnolo ha energie interminabili e va a tagliare il traguardo in solitaria in 2 ore 51 minuti e 49 secondi. Dell’abissale vantaggio di 6 minuti della prima frazione sullo svizzero ne rimangono la miseria di 25 secondi. Bastano però per festeggiare la sua prima vittoria a Scanno e condividerla con la sua connazionale Eva Garcia Gonzalez che chiude in 3 ore e 30 minuti.
Chiude il podio maschile uno sfinito Ugazio. Quello femminile invece vede Wasle e il primo podio in un evento XTERRA di Mairhofer.
E’ stata forse la giornata perfetta a Scanno. Alle 9, orario di partenza del percorso Lite era tutto perfetto. Lago calmo, pochissimo vento, sole ma non caldo. Poi la temperatura è aumentata ma non è mai stata esasperante. Il vento ha disturbato un po la frazione di nuoto creando qualche grattacapo agli atleti mettendo, semmai ce ne fosse stato bisogno, qualche altra difficoltà a tutte quelle già presenti in gara. Sul percorso c’è poco davvero da dire. Stupendo, duro, a tratti durissimo. Tecnico, irriverente, emozionante. Da guidare, in salita e in discesa con tratti di vera down-hill a condire un piatto già pepato abbastanza dalla conformazione del territorio.
Per giudicare l’organizzazione vanno prese invece tante cose. Siccome su nessuna sono riuscito a trovare la benchè minima pecca, cito solo la disponibilità dell’organizzazione di mettere a disposizione degli atleti un “pizzaiolo itinerante” tanto divertente quanto bravo. Non so quante centinaia di pizze ha sfornato da sabato a domenica a sera. Per fortuna però che almeno domenica c’erano tanti gentilissimi volontari pensionati a cucinare pasta all’uovo al sugo, per sfamare centinaia di fauci affamate dopo la gara. Numero di ristori sul percorso assolutamente adeguato e fornito del necessario per potersi rifornire. Tutto il resto lo fa Scanno, il suo lago, i suoi vicoli, la sua storia che parla da se e per se. Se lo giri con calma sembra tutta una cartolina. La gente poi…basterebbe dire “classica” ospitalità abruzzese ma c’è anche di più in questo posto che d’inverno è spesso sotto la neve e d’estate vede i suoi monti popolarsi di turisti in cerca di refrigerio nel lago e sulle vette che circondano il paese.
Fate piano, poi, salendo a Scanno di notte, gli Orsi a Scanno e nel Parco Nazionale d’Abruzzo ci vivono e vorrebbero continuare a farlo.
Classifiche evento al link sottostante: https://www.endu.net/it/events/xterra-italy-triathlon/results
Foto a cura di Antonio Allegritti e Xterra Europe
Di Emanuele Iannarilli