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K2 60 anni dopo: una spedizione pakistana tenta la vetta con il supporto dell’Italia, nel team anche Michele Cucchi e Simone Origone, lo sciatore più veloce del mondo


Il 31 luglio del 1954, Achille Compagnoni e Lino Lacedelli raggiungevano per la prima volta la vetta del K2: la montagna più difficile del Mondo. Il successo di quella storica impresa, si deve anche al fondamentale supporto dei membri pakistani della spedizione, primo fra tutti Amir Mahdi, e dei portatori Hunza, che accompagnarono la squadra di Ardito Desio. Oggi la storia si  ripete  ma con ruoli capovolti: per la prima volta infatti una spedizione ufficiale pakistana tenterà la vetta del K2, a loro supporto gli italiani. Faranno parte del team, come “ambasciatori dell’Italia alpinistica”, Michele Cucchi, guida di Alagna e Simone Origone, guida di Champoluc e recordman mondiale di km lanciato (251,40 km/h).

La spedizione partirà ufficialmente da Skardu il 14 di giugno, dove gli italiani in partenza l’8 giugno da Malpensa si uniranno al team pakistano. Il tentativo di vetta è previsto per fine luglio.

A sostenere la spedizione pakistana – un progetto non solo alpinistico-sportivo ma anche scientifico e ambientale – anche l’Associazione EvK2Cnr fondata dallo stesso Desio e che da oltre 30 anni lavora nel nord del paese promuovendo attività che coniugano sviluppo sostenibile, ricerca scientifica, cooperazione e salvaguardia ambientale.

Supportata dalla Regione del Gilgit Baltistan, la spedizione alpinistica è organizzata dalla squadra pakistana che lo scorso anno ha scalato con successo il Broad Peak. Nonostante nel corso di questi 60 anni siano stati una decina i pakistani che hanno raggiunto la cima del K2, mai una spedizione ufficiale pakistana ha tentato la scalata alla montagna più celebre del loro Paese. Capo spedizione è Muhammad Taqi, alpinista di esperienza che già lo scorso anno ha diretto la spedizione al Broad Peak. Membri del team alpinistico oltre a Taqi sono Hassan Jan (climber leader), Muhammad Sadiq, Ghulam Mehdi, Ali Durani, Ali, Mihammad Hassan, Rehmat Ullah Baig a cui si aggiungono i due alpinisti italiani. Al campo base, per la parte scientifica, saranno presenti i ricercatori EvK2Cnr mentre Daniele Nardi – forte alpinista italiano  che ha già salito il K2 nel 2007 – nel ruolo di documentarista di alta quota sarà di sostegno per la comunicazione.

EvK2Cnr, per la parte alpinistica  ha un  ruolo di supporter, e seguendo il suo DNA storico che vede il  connubio tra scienza e alpinismo,  ha organizzato tutta la parte scientifica della spedizione che ha due obiettivi: l’istallazione  al campo base del K2 di una stazione meteo-climatica – progetto realizzato in collaborazione con l’italiana CAE -;  e la realizzazione del profilo altimetrico digitalizzato dello Sperone degli Abruzzi e l’aggiornamento della misurazione dell’altezza della vetta con un Gps Leica di ultimissima generazione – progetto che vede anche il coinvolgimento dell’Università di Trieste.

Agostino Da Polenza – all’attivo la salita del K2 dal versante nord nel 1983 e la direzione di altre tre spedizioni su questa che è anche la sua montagna – sarà al campo base.  “Lo scorso anno ho incontrato il team pakistano al campo base del Broad Peak – racconta spiegando il coinvolgimento di EvK2Cnr – Ai mie complimenti hanno risposto raccontandomi il loro sogno di scalare il K2, la montagna simbolo del loro Paese, spigandomi le difficoltà organizzative e chiedendomi un aiuto concreto. Un aiuto che son stato ben felice di dare. Ce l’abbiamo fatta e la spedizione è in partenza – continua da Polenza -. Vorrei che gli otto pakistani arrivassero tutti in vetta anche con Cucchi, che è il loro mentore alpinistico da anni. Magari Simone, velocissimo in discesa ma fortissimo anche in salita, potrebbe provare a migliorare il record di 23 ore, che il francese Benoit  Chamoux stabilì nel 1986, nel corso della mia prima spedizione sul versante pakistano del K2. Sarebbe una spedizione bella e avvincente”.

Questo progetto è un’importante occasione per promuovere il  Central Karakorum National Park il cui Piano di Gestione è stato di recente approvato dalle autorità di Governo del Gilgit Baltistan anche grazie al lavoro di EvK2CNR, impegnato da anni in progetti per il grande Parco del K2. Ora che il Parco esiste a tutti gli effetti è necessario promuoverlo perché  si tratta di un luogo straordinario, nel cuore delle montagne più belle e selvagge del mondo.

All’obiettivo alpinistico e scientifico della spedizione si aggiunge un terzo obiettivo di carattere ambientale. Anche quest’anno infatti, prenderà il via la campagna di pulizia Keep Karakorum Clean  promossa da EvK2Cnr, che negli ultimi 7 anni ha già raccolto nei campi alti delle montagne del Baltoro più di 30 tonnellate di rifiuti debitamente differenziati e smaltiti . Quest’estate l’obiettivo sono i campi del K2; un’attività questa che si accompagna ad un altro importante servizio, nato nel Parco, grazie al contributo di EvK2Cnr, quello del Concordia Rescue Team che effettuata interventi di soccorso  alpino e pronto intervento e che è stato formato e addestrato proprio da Michele Cucchi e Maurizio Gallo. 

Le Istituzioni italiane, al pari di quelle pakistane, hanno dato il proprio sostegno a questa iniziativa: il Primo Ministro Matteo Renzi ha voluto affidare con “un caloroso abbraccio” la bandiera italiana a Da Polenza che a sua volta la metterà nelle mani degli alpinisti perché la portino ancora una volta in vetta insieme a quella pakistana.  La spedizione è patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri italiani, dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dell’Ambiente.

Fonte Press Office EvK2CNR

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.