Granfondo del Po: a Ferrara volano Agostini e Bertolin sulla lunga distanza
Ferrara: Nei giorni precedenti l’evento il meteo sembrava dovesse far penare non poco organizzatori e concorrenti. Invece alla fine il sole è arrivato sul traguardo per accogliere la volata di Gianmarco Agostini che nel percorso lungo ha vinto davanti a Renzo Beccari e il giovanissimo Diego Frignani. La veneta Bertolin si impone nella lunga distanza tra le donne con oltre 7 minuti di distacco sulla seconda, Debora Morri che la spunta in volata su Sonia Passuti.
Stefano Nicoletti e Michela Gorini vincono le assolute della mediofondo.
Vento e nuvole accolgono la miriade di concorrenti sotto il castello di Ferrara. Nonostante ciò la temperatura si mantiene gradevole e la pioggia sembra essere tenuta lontana dalle folate di vento che sferzano il lungo Po ferrarese. La maestosità del Castello Estense tiene gli occhi occupati dei concorrenti nei minuti precedenti il via. La costruzione ha avuto uno sviluppo crescente da quando nel XIII secolo da una “piccola” Torre vengono costruite altre 3 Torri unite da mura che ne delimitano il perimetro. E’ in epoca rinascimentale che vengono poi apportate le ultime modifiche architettoniche lasciandoci lo splendore di un monumento che tutto il mondo ci invidia.
Tornando a parlare di biciclette, Piazza del Castello appunto ospita l’expo della manifestazione e il gonfiabile dello start è montato a ridosso del fossato adibito alla difesa delle mura del Castello stesso trasformatosi negli anni da residenza militare a Palazzo Ducale.
Ritmi subito alti per entrambe le distanze. Gruppi sparigliati di decine di concorrenti cercano di non perdere il passo e di procedere più possibile appaiati cercando di evitare per quanto possibile le folate di vento e rimanere “coperti”. La prima parte del lungo Po porta le prime cadute, fortunatamente senza conseguenze eccessivamente gravi. E’ intorno al ventiduesimo chilometro che si decide che strada percorrere. Nei pressi di Polesella infatti i percorsi si dividono. Chi vuole pedalare abbondantemente sopra le 3 ore può continuare sul lungo Po per la distanza più lunga, 136 km. Chi invece si accontenta di fare poco meno di 100 km, precisamente 87 deve fare una bella svolta a sinistra.
In tanti non avevano le idee chiare su cosa fare. Qualche decisione all’ultimo secondo e anche qualche ripensamento con pronto dietrofront.
A quel punto la fuga della granfondo era già partita anche se la distanza non era certo rassicurante. Infatti nei successivi chilometri si riportavano sotto 5 atleti, tra cui il vincitore Agostini. Senza troppe scaramucce e buona collaborazione portano la fuga fino al traguardo. E’ ai 400 metri, dopo l’ultima rotonda, che Agostini si alza sui pedali e saluta i compagni. Forza e determinazione lo portano a tagliare il traguardo con qualche metro di vantaggio sull’amico Renzo (Beccari), a braccia alzate a coronamento di una gara perfetta e a testimonianza di un periodo di forma eccellente come da lui stesso ammesso ai nostri microfoni.
La gara femminile invece non ha una gran storia e la riassume così la vincitrice Bertolin. “E’ nelle mie corde stare davanti e cercare sempre le prime posizioni. Tattica forse dispendiosa ma per me irrinunciabile. Sono entrata da subito in un ottimo gruppo a ridosso di quello di testa e anche se oggi ero orfana del mio fido gregario sono riuscita a rimanere a ruota e portare la mia fuga fino all’arrivo senza dover troppo controllare. Il margine infatti cresceva di chilometro in chilometro.”
Dopo la grande prestazione è sul palco della premiazione che Agostini non perde occasione per dedicare la sua vittoria a chi soffre, a chi lotta contro qualsiasi malattia o che vive in condizioni disagiate. Curiosi abbiamo chiesto a Gianmarco di raccontarci qualcosa della sua incredibile esperienza di vita. “A 22 anni ero un giovane di ottime speranze lanciato verso l’elite del ciclismo mondiale. Un tumore al cervello mi ha tagliato le gambe, la vita, speranze e sogni di gloria. 4 anni di lotta, nei quali ho visto scomparire tanta gente che sembrava essere amichevole ma…così non era. Con 120 chili di peso addosso ho ripreso ad allenarmi per tornare, vincendo poi tantissimo. Al crocevia della mia vita, messo di fronte a scelte che mi ero ripromesso di non fare ho cambiato strada, abbandonando la bici. 5 anni dopo quasi per scherzo sono tornato a pedalare e da li è ripartita la passione che tutt’ora mi da da vivere. Per questo ho voluto dare una speranza a tutti quelli che soffrono, perché con la forza si possono ottenere grandi traguardi.” Grazie Gianmarco, altre parole toglierebbero senso a una testimonianza fatta con cuore e commozione.
Gran giornata e gran weekend di ciclismo a Ferrara grazie allo staff della Granfondo del Po che ha davvero messo in pista tanto lavoro. Perfetto il tracciato, segnalato e presidiato a dovere con tante moto tecniche, soccorritori e personale. Altrettanto ottima la logistica del ritrovo post gara con ristoro abbondante e fornito di tante bontà. Ci toccherà tornare anche il prossimo anno magari provando a partire non in 1200esima posizione e pedalando un po più forte.
Guarda le classifiche complete.
Si ringrazia Foto Studio 3 per la gentile concessione del materiale fotografico.
Di Emanuele Iannarilli