Bottiglie a basso impatto, Coca-Cola segna la strada
Il gigante del settore alimentare ha annunciato la sperimentazione di un bottiglia bio: sarà fatta per il 30% con canna da zucchero e melassa
Il rispetto dell’ambiente e il risparmio energetico stanno diventando un imperativo categorico, nella vita di tutti i giorni e adesso pure nel mondo delle imprese. Anche la Coca-Cola, gigante del settore alimentare, si adegua ai tempi e annuncia lo sviluppo di una nuova bottiglia a basso impatto.
La sperimentazione della nuovo contenitore partirà già negli ultimi mesi di quest’anno sui mercati del nord America con l’acqua in bottiglia Dasani e vari altri marchi di bevande gasate. L’anno prossimo, invece, sarà la volta dell’acqua vitaminica. Nel caso i test diano riscontri positivi, l’innovazione sarà estesa su tutta la linea produttiva.
Nel dettaglio, per il 30% la rivoluzionaria bottiglia sarà composta da materiale derivato da canne da zucchero e melassa, riducendo considerevolmente il contenuto di plastica, che è una sostanza difficilmente biodegradabile. Sulla stessa strada, Pepsi e Nestle, dirette concorrenti del gruppo Coca-Cola, stanno cercando di produrre confezioni più piccole e leggere, utilizzando minori quantità di plastica.
Comportamenti attenti all’ambiente si sono innestati anche nel settore della distribuzione. La catena di negozi al dettaglio Wal-Mart Stores, per esempio, ha iniziato a stilare una classifica della compatibilità ecologica dei fornitori in base alla loro capacità di tagliare gli sprechi e di conservare le risorse riducendo le confezioni dei prodotti.