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Zen Frisbee e Sport Estremi: i racconti di Igor Napoli


E’ stato fonte di ispirazione per chi pratica freeriding e sci ripido nel secondo millennio con il libro “Voglia di Ripido” ambientato sulle Alpi Occidentali, ma Igor Napoli non è solo sci. Comunicatore, viaggiatore e un po’ filosofo, ha nella scrittura lo strumento per far viaggiare con la fantasia gli amanti della montagna e della vita outdoor.

Così Igor Napoli presenta il suo ultimo libro Zen Frisbee e Sport Estremi: “A partire da febbraio del 2020 c’è stato il primo blocco totale a causa del virus. Ne ho approfittato per mettere ordine tra foglietti sparsi, vecchi quaderni, appunti, diari di viaggio, storie appena abbozzate, pensieri,
idee, progetti. Volevo fare una raccolta di racconti. Molti inventati, alcuni veramente
accaduti; altri, per metà veri e per metà frutto di fantasia. In tutti i casi, man mano che il lavoro procedeva, vi prendevo sempre più gusto. Alla fine ed è uscito questo. Trentadue storie, quattrocento pagine. Potevano starci comodamente due libri, ma ho preferito tagliare la testa al toro, farmi un po’ più il mazzo, e fare una cosa unica. Sperando che sia l’ultima.
Tutto sommato, io mi sono divertito. Spero che possa piacere anche a voi.”

IMPORTANTE: il libro è auto prodotto; non ci sono distributori, e forse no ce ne saranno mai. Chi lo volesse acquistare può contattare l’autore direttamente alla mail: igor.napoli@libero.it

I titoli dei 30 racconti li potete vedere dall’indice, prima della lettura:

L’albero ……………………………………………………………………………
Il desiderio nascosto ………………………………………………………..
Le rughe della Terra ………………………………………………………..
Dodici personaggi in cerca d’autore ………………………………..
Gaspare P., primo sciatore della ovest del Monviso …………
La falesia analoga …………………………………………………………….
La bici ……………………………………………………………………………..
Isole selvagge …………………………………………………………………..
Corona virus ……………………………………………………………………
Il Buddha anomalo ………………………………………………………….
L’isola che c’è ………………………………………………………………….
I Sassisti di Maudagna valley ……………………………………………
Pilota per caso …………………………………………………………………
Una sfida insolita …………………………………………………………….
Pareti, paretine, paretuncole …………………………………………….
Mistero di Viso ………………………………………………………………..
Lo sgarbo ………………………………………………………………………..
Diario di volo …………………………………………………………………..
Il legno …………………………………………………………………………….
Danzatori, polli e altri Limani ………………………………………….
Giochi d’ombra ………………………………………………………………
Air France ……………………………………………………………………….
Storie di merda ………………………………………………………………..
“Uno, nessuno …” …………………………………………………………
Volare, oh-oh! ………………………………………………………………….
Senza titolo ……………………………………………………………………..
Il contrappasso
Chiodi, spit e altre diavolerie …………………………………………..
I Piani di Cardosa ……………………………………………………….
Lo zen e l’arte di giocare a frisbee ……………………………………

Con un libro così la prefazione doveva essere altrettanto importante. Ecco quella di Alessandro Gogna:
“Igor Napoli è nato nel 1957: è insegnante di Scienze motorie, maestro
di sci e snowboard, ma è cultore appassionato di quasi tutti gli
sport in ambiente naturale. E’ un viaggiatore, ma gli piace vedere anche
il mondo dall’alto (deltaplanista per una ventina d’anni), con
il vuoto sotto i piedi (pratica l’arrampicata), sulle due ruote della
mountain bike e del cicloturismo, sulla montagna innevata (è scialpinista
incallito e sciatore estremo); e, come non bastasse, è a suo agio
anche nello scorrere, più o meno tumultuoso, delle acque selvagge.
Un tale personaggio, così ecclettico, non poteva non pubblicare
almeno una dozzina di libri, anche qui esplorando tutte le tipologie.
Ne cito alcuni: Voglia di ripido è una monografia di itinerari di sci
alpinismo impegnativo nelle Alpi sud-occidentali, ed è la prima pubblicazione di questo genere in Italia; Castagne, spit e magnesite è invece una guida d’arrampicata, con la proposta di vie moderne scelte e itinerari di falesia nelle Alpi Liguri). Entrambi questi due volumi
sono giunti alla seconda edizione. Ancora sulla montagna, Mondolè e
dintorni, è una guida di arrampicata, mountain bike e sci fuoripista.
Ma poi ecco Isole selvagge (kayak, trekking e arrampicata sulle isole del Mediterraneo) e la più specifica Sardegna selvaggia, sulla falsariga del precedente; Neve è invece un libro fotografico; mentre Alta marea è un romanzo. In mezzo a tutte le sue frenetiche attività
c’è un filo conduttore che unisce le sue opere: l’autore infatti simpatizza per la dottrina Zen sin dai tempi dell’adolescenza. Nelle storie di questo Zen, frisbee e sport estremi, l’essenza di quella per certi versi abbastanza misteriosa disciplina orientale viene alla ribalta quan
do meno te lo aspetti, spesso in modo ingenuo, fresco, semplice, a volte sarcastico, ma mai dogmatico. Per quanto ne sappiamo non sono mai esistiti maestri Zen che abbiano praticato ogni genere di sport estremo o, in rapporto con le epoche, tutte le arti marziali a tempo pieno.
E infatti anche Igor è piuttosto restio a prendersi troppo sul serio, e preferisce autodefinirsi “cultore di zen a tempo perso, ma non praticante”. Eppure, molte di queste storie, come in altri volumi del
lo stesso autore, sono introdotte da sagaci citazioni tratte dalla saggistica orientale.
Nei racconti, tra le svariate possibilità espressive predilige sempre l’approccio ironico e dissacrante. Forse è proprio grazie a questo suo atteggiamento che gli riesce di far convivere sullo stesso
piano lo sci estremo e l’arrampicata libera con il gioco del frisbee, che tra tutti i passatempi che animano questi racconti, è il più innocuo, mite e inoffensivo.

Anche Andrea Gobetti descrive così il libro di Igor Napoli: “Questo libro m’ha sollevato da parecchi dubbi sulla salute dell’errante, e ridato quell’ottimismo erratico che prima o poi sarà utilissimo a spingere fuori casa me e i tanti ancora sequestrati e mortificati da virus e virologi. Bisognerà pure cominciare a parlar d’altro. Igor Napoli ha provato molti mezzi di trasporto e incontrato una bella quantità e qualità di erranti; grazie alla sua lettura qualcosa forse ho capito anch’io, che sono da sempre più curioso delle gesta di chi la vita se la gode e se la rischia, rispetto a chi l’ha chiusa in casa e/o in cassa. Dove sono i grandi spazi sconosciuti? Dove le imprese che meritano un racconto coinvolgente? “In provincia!”, pare rispondere il nostro Igor cui non manca né la fantasia, né la penna, né l’esperienza, per esplorar di quella, eroi, limiti e paradossi.
Nelle sue pagine si rileva un mondo multicolore, punteggiato da persone di spirito, di personaggi che volano, scalano, sciano e pedalano ben visibili al lettore in tutta la loro autenticità. Parlano addirittura il piemontese (ben tradotto) anziché l’inglese. E da quel dialetto, che Dante definiva una parlata più adatta alle fiere che agli uomini, l’Autore sa trarre motti, proverbi e spunti di sapienza assolutamente memorabili. Al tempo, e per lungo periodo, Igor inviava le avventure d’un cavaliere
errante, il sano punto di vista di chi non avrebbe mai speso 40 milioni per la vetta dell’Everest e neanche un decimo per qualsiasi genere di esotismi che al tempo cominciavano ad essere di moda.
Come investimento già bastava la macchina, la sua celebre “Igloo mobile” dove andava ad ibernarsi per Alpi e Appennini, in attesa dei primi raggi di sole che risvegliassero lui e i suoi sci.
Bene, siete perdonati per aver comprato il libro; dura il giusto numero di pagine per ricompensare l’investimento; attraversa regioni dell’umanità spesso nascoste, e quando si spinge in quelle note (tipo la recente, spiacevolissima pandemia) lo fa da un punto di vista raro, che spesso rovescia i primi in ultimi, e viceversa; così conoscerete uomini straordinari che forse non avreste mai supposto esistessero.”


Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.