X-Terra Full Garda Race: intervista a Marco Zoppi
C’era da immaginarlo. Eh si, da sempre il Lago di Garda è meta di
turisti stranieri che arrivano da tutta Europa per trascorrere parte
delle loro vacanze. Tanti lo fanno perché il Lago, in particolare alcune
sue località sono delle vere e proprie “palestre all’aperto”, nido e covo
di un numero indefinito di sport outdoor. Loro lo sanno e apprezzano
anche e soprattutto la grande organizzazione che tanti comuni hanno
riservato all’accoglienza, ai percorsi e all’ospitalità in generale.
Ecco allora che al cocktail manca un solo ingrediente; X-Terra. Ce lo
racconta direttamente Marco Zoppi uno degli organizzatori della gara
che si terrà a Toscolano Maderno domenica 27 maggio.
“Dopo 2 anni nei quali la collaborazione con gli organizzatori
“originari” aveva portato la gara ad un numero poco sotto le 400 unità
si è ragionato su come poter aprire un canale di richiamo verso gli
atleti stranieri verso la nostra manifestazione. Il pensiero è subito
andato ovviamente ad X-Terra che è uno, se non il più grande marchio
del Cross Triathlon mondiale. Ma non era così facile. Infatti il circuito
prevede che ci sia solo una gara per nazione partecipante al tour
europeo e in Italia c’era già la tappa di Scanno. Alla fine è stata dura
ma li abbiamo convinti a fare un’eccezione, uno strappo per entrare
nel circuito e oggi ripaghiamo con una partecipazione di atleti
stranieri intorno al 50% degli iscritti che sono oltre 600”
OP: “Un successo insomma. Quali sono i requisiti principali che vi sono
stati richiesti?”
Marco Zoppi: “ Di rendere il tracciato da X-Terra e dunque più duro,
più estremo e spettacolare. Non aspettavamo altro e credo che alla
fine abbiamo mantenuto le promesse (ride).” Concordiamo
pienamente su ciò. Dopo la prova del percorso effettuata qualche
giorno fa possiamo dire che è davvero “da X-Terra”.
OP: “Quante energie e persone servono per organizzare un evento del
genere?”
Marco Zoppi: “Non si contano. Energie tante perché le cose da fare
sono una miriade anche se avendo l’esperienza del “vecchio” XGardaman
degli anni scorsi abbiamo potuto contare su una macchina
già oliata e su un team collaudato. A ciò si affianca l’appoggio
dell’amministrazione locale, enti vari che credono fortemente nello
sviluppo turistico sportivo del territorio. Inoltre, giusto per
complicarci un po la vita abbiamo “allargato” l’evento dando inizio alla
manifestazione già dal venerdì con cene e spettacoli di
intrattenimento. Sarà, dunque, un weekend di sport ma anche per
stare insieme alle famiglie.”
OP: “Non resta che attendere qualche altro giorno insomma per aprire
il sipario”.
Marco Zoppi: “Eh si , ormai si va verso il “sold-out” (intervista
effettuata prima della chiusura delle iscrizioni) e sentiamo una
discreta dose di responsabilità addosso. Siamo però sicuri che tutto
andrà per il meglio e che ci si divertirà e faticherà moltissimo.”
OP “Un’ultima domanda Marco. Cosa pensi stia succedendo al Cross
Triathlon italiano visto il crescente interesse e numeri di
partecipazione?”
Marco Zoppi: “L’ambiente beneficia di diversi fattori secondo me. La
spettacolarità e l’ambiente ancora molto rilassato sono due
importantissime cose da non sottovalutare. Nel triathlon su strada
infatti si sta assistendo un po ad un certo “innervosimento” degli atleti
e in tanti non tollerano ciò. In più il crescente numero di partecipanti
ha portato spesso al sold out e a costi importanti da sostenere per gli
atleti che o non trovano posto nelle competizioni oppure lo trovano a
costi molto elevati. Io credo molto in questa disciplina che per di più
come accennavo è davvero molto spettacolare.”
Non resta che fare l’imbocca al lupo a tutti gli attori che girano intorno
alla gara di Toscolano Maderno. Noi, di quanto detto ne siamo ampi
testimoni e vi assicuriamo che lo spettacolo non mancherà e che la
lotta per arrivare al traguardo sarà dura e serrata che sia per la prima
posizione ma anche solo per fregiarsi per la medaglia di finisher alla
quale tanti ambiscono. 27 maggio, ore 13, partenza X-Terra Full Garda
Lake…scatenate l’inferno.
Emanuele Iannarilli
Outdoorpassion.it