Walter Bonatti fotografie dai grandi spazi, in mostra alla Fondazione Bottari Lattes di Monforte d’Alba
Walter Bonatti un mito dell’alpinismo ma non solo. La conquista del Cervino salendo la parete nord, che segnò il suo addio all’alpinismo estremo, fu l’inizio di una nuova avventura. Iniziò a girare il mondo come inviato del settimanale Epoca, reportage dagli angoli più sconosciuti del mondo: dall’Isola di Pasqua all’Australia, dai deserti della Namibia ai ghiacci dell’Antartide. Vedeva, viaggiava e fotografava: il primo grande comunicatore della montagna e della natura, in viaggi che alla fine sono stati epici come le sue avventure in montagna, dal Monte Bianco al Cervino a quel K2 che segnò per sempre la sua vita e la sua esistenza.
La mostra Walter Bonatti fotografie dai grandi spazi, è un omaggio al suo talento di comunicatore, fotografo e viaggiatore, in un’epoca dove non c’erano internet, telefonini e computer portatili. L’obbiettivo della macchina fotografica, con l’ausilio di video, di documenti inediti e di un allestimento particolarmente coinvolgente, ripercorre il racconto di una vita tra montagne, ghiacciai, foreste e deserti.
Tracciò una via che vale molto di più della conquista di un 8000, imparò a fotografare e a scrivere le proprie avventure con la stessa capacità e caparbietà con cui fece l’alpinista estremo, spesso solitario, tanto discusso in patria quanto venerato in giro per il mondo (il presidente francese Chirac lo insignì della decorazione di ufficiale dell’ Ordine della Legion d’ Onore).
Insegno a tutti a vivere una vita libera.
La mostra Walter Bonatti Fotografie dai grandi spazi, inaugurata lo scorso 18 giugno presso la Fondazione Bottari Lattes di Monforte d’Alba, a cura di Alessandra Mauro e Angelo Ponta, promossa e prodotta da Contrasto, Civita e GAmm Giunti in collaborazione con l’Archivio Bonatti, e organizzata dalla Fondazione Bottari Lattes con l’Associazione Giulia Falletti di Barolo, che si occupa di promuovere attività culturali e artistiche nel paese di Barolo e nel territorio circostante. La mostra sarà visitabile fino al 2 settembre.