Vincenzo Nibali nella leggenda del ciclismo, a Torino vince il secondo Giro d’Italia
Vincenzo Nibali nella leggenda del ciclismo, a Torino vince il secondo Giro d’Italia. Leggenda può sembrare un’iperbole, ma invece è la constatazione dei risultati ottenuti dal 2010 ad oggi. Come definire chi ha vinto, in uno sport che ha più di 100 anni di storia ed è diventato globale, praticato nei 5 continenti, una Vuelta Spagna, un Tour de France, due Giri d’italia e poi ancora due Tirreno-Adriatico, un Giro di Lombardia e due Campionati Italiani? E ancora il modo in cui ha vinto questo Giro d’Italia 2016, quando solo una settimana fa sembrava fuori dai giochi e sull’orlo del ritiro. Poi queste due giornate con le tappe di alta montagna tra Piemonte e Francia, un capolavoro suo della sua squadra, l’Astana, per ribaltare classifica e commenti. E fa strano che in tanti non riconoscano in Vincenzo Nibali uno dei grandi dello sport italiano contemporaneo e uno dei più forti ciclisti di tutti i tempi.
Comunque oggi dopo la tappa che ha portato la corsa rosa da Cuneo a Torino e dopo che il tempo del circuito finale nella zona della Basilica della Gran Madre è stato neutralizzato, l’ultima maglia rosa e il Trofeo senza Fine sono andati allo Squalo dello Stretto.
Questa la classifica generale dei primi 10:
1 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 86:32:49
2 Esteban Chaves (Col) Orica-GreenEdge 0:00:52
3 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:01:17
4 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:01:50
5 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team 0:04:37
6 Bob Jungels (Lux) Etixx – Quick-Step 0:08:31
7 Rigoberto Uran (Col) Cannondale Pro Cycling 0:11:47
8 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:13:21
9 Darwin Atapuma (Col) BMC Racing Team 0:14:09
10 Kanstantsin Siutsou (Blr) Dimension Data 0:16:20
L’Astana si aggiudica la classifica per le squadre, il basco Mikel Nieve la maglia azzurra di miglior scalatore e Giacomo Nizzolo la maglia rossa della classifica a punti.
Purtroppo per Giacomo Nizzolo non è un giorno di festa, perchè dopo 9 secondi posti, riesce a vincere lo sprint finale dell’ultima tappa del Giro d’Italia, ma la giuria lo declassa, per cambio di traiettoria in cui avrebbe danneggiato Sacha Modolo, che comunque non avrebbe più potuto vincere lo sprint. Quindi la vittoria è finita al tedesco Nikias Arndt della Giant-Alpecin, con Matteo Trentin che è salito al secondo posto, terzo Sacha Modolo.