Verona MTB International nel segno di Lechner, Bertolini e Tiberi
Ancora una doppietta, proprio come nella scorsa edizione. Ancora una vittoria italiana, proprio come un anno fa. Ma questa volta di italiani sul podio ce ne sono addirittura due, ed occupano le prime due posizioni. Gioele Bertolini ed Andrea Tiberi dettano legge alla prima prova internazionale della stagione agonistica 2018 regalando emozioni e spettacolo, Eva Lechner è stata protagonista di una gara maiuscola e la Verona MTB International si è chiusa confermandosi uno dei palcoscenici internazionali più entusiasmanti di sempre.
Il protagonista di quest’ultima giornata? Il freddo! Ma sono bastati quasi 300 campioni provenienti da 14 paesi europei, un tracciato disegnato ad hoc dai ragazzi del Team Giomas ed una location affascinante per riscaldare gli animi del pubblico che da questa mattina si è presentato numeroso all’interno del Parco delle Colombare di Verona per la giornata conclusiva della prima prova internazionale del calendario italiano che ha visto assegnare gli ultimi 6 titoli previsti per le categorie agonistiche.
Le prime a scendere in campo sono state in tarda mattinata le categorie femminili Open e Junior che in Gara1 hanno condiviso il tracciato con l’affollata categoria Junior maschile per la quale c’era una certa curiosità ed interesse da parte del CT della nazionale azzurra Mirko Celestino impegnato ad individuarne i dieci elementi più in forma da poter convocare per il primo ritiro in programma nelle prossime settimane in terra ligure.
E Verona incorona subito il ritorno di Eva Lechner (Cliff Pro Team) autrice di una prova maiuscola nella gara riservata alla categoria Open femminile dove conquista. Un assolo dal primo all’ultimo metro, una progressione continua e costante che ha messo in difficoltà tutte le avversarie evidenziando l’ottimo stato di forma con cui la campionessa altoatesina ha concluso l’ottima stagione ciclocrossistica. Alle sue spalle il tricolore di Serena Calvetti (KTM Protek Dama) conquista il secondo gradino del podio mentre in terza posizione è la giovane Giorgia Marchet (Rudy Project) a chiudere in terza posizione assoluta aggiudicandosi il titolo d’inverno per la categoria Un23.
L’iride dell’austriaca Laura Stigger (Otztal) sventola nella categoria Junior donne dove in seconda posizione l’azzurra Giada Specia (Velociraptors) veste la maglia del GP d’Inverno precedendo l’atleta della Rep.Ceca Magdalena Misonova (Adastra). È italiana, ed è splendida, la vittoria tra gli Junior messa a segno dal trentino Zaccaria Toccoli (Focus Selle Italia) autore di una prova maiuscola e di carattere che gli ha permesso di lasciarsi alle spalle lo svizzero Lucas Schätti (Wheeler Pro) e Filippo Fontana (Gottardo Giochi).
Quindi le emozioni, l’adrenalina e lo spettacolo in persona hanno fatto capolino all’interno dell’anfiteatro naturale del Parco delle Colombare dove i campioni indiscussi dell’off-road internazionale non hanno certo deluso le attese. Una lotta entusiasmante, incerta, ricca di colpi di scena, che ha visto il suo epilogo solo nel corso dell’ultima delle sette tornate previste. Partenza veloce da parte dei portacolori dell’armata Bianchi, autori della doppietta nel 2017, che fin dalle prime curve mettono tutto il gruppo in una lunga fila indiana.
Tempier, Fontana e Colledani a guidare ma i big sono tutti a ruota. Andrea Tiberi si fa subito largo tra le maglie celesti, Denis Fumarola prova a giocare d’anticipo, i gemelli Braidot lavorano in coppia mentre il tricolore di Kershbaumer fa sentire la sua presenza mettendo pressione e Martin Loo recita la scomoda parte del terzo incomodo. È bastato un solo giro per accendere la gara e chi ne ha giovato è stato certamente lo spettacolo, ed il pubblico che ha potuto così vivere ogni tornata con quella stessa tensione con cui si vivono solitamente le concitate battute finali delle gare XCO.
Andrea Tiberi (Focus Selle Italia) fa però capire che oggi vuole essere protagonista e si mette a tirare di gran carriera con il francese Tempier che è il solo a tener la sua ruota. Alle loro spalle attendono, o arrancano, mentre dalle retrovie sbuca la sagoma di Gioele Bertolini che con veemenza risale posizione su posizione, metro dopo metro sino a conquistare la testa. Poi una lenta selezione, che sfocia nella formazione di un quintetto a comandare la corsa quando mancano solo due tornate alla fine. Tiberi, Tempier e Bertolini vengono riagganciati in un primo momento da Loo e Kershbaumer, resistono però per poco più di un giro, poi hanno inizio i fuochi d’artificio.
Tiberi non esita, attacca! Tempier non resta a guardare, risponde! E Bertolini? Gioele oggi faceva quello che voleva! Ha commentato il compagno di squadra Tiberi, ed ha detto tutto! #IlBullo nazionale apre il gas e se ne va, all’ultimo giro, e dietro di lui anche #IronTibi, che non risponde subito, lancia poi l’ultimo affondo a Tempier che deve cedere all’uno-due italiano. Bertolini arriva solo al rettilineo finale ma sa che dietro di lui sta arrivando il compagno e lo aspetta per tagliare assieme la linea del traguardo, festeggiando così una straordinaria doppietta nella prova d’apertura della nuova stagione. Tempier, dopo l’argento del 2017, trova la terza posizione mentre tra gli Un23 il titolo d’inverno viene conquistato da Alessandro Naspi (Superbike).
La Verona MTB International cala il sipario, per quest’anno. Un successo, dicono gli addetti ai lavori. Uno spettacolo, dicono gli appassionati. Quel che è certo è che Verona anche quest’anno non ha deluso le aspettative e si candida certamente ad un nuovo ruolo, prestigioso ed ambizioso, nel panorama della mountain bike mondiale
Fonte u.s. organizzazione