Un bilancio del Superenduro 2009 aspettando il calendario 2010
Siete (e siamo) tutti in attesa della nuova stagione del Superenduro, l’ufficializzazione del calendario tarda un pò, è vero, ma alcune date sono già confermate, per incursiorvi ancora un pò vi proponiamo un’intervista ad Enrico Guala che fa il punto della stagione 2009 ormai archiviata e ci da qualche anticipazione sul 2010 che ci aspetta, sentiamo Enrico dopo l’intervista che ci aveva rilasciato quasi un anno fa in occasione della prima tappa del circuito 2009 a San Bartolomeo.
D: l’8 marzo 2009 la prima gara della stagione del circuito Superenduro, 240 iscritti, una bella giornata e tanti visi sorridenti. 24 ottobre 2009 l’ultima gara della stagione Superenduro, circa 250 iscritti (forse più), una bella giornata e tanti visi sorridenti…in mezzo dieci tappe che hanno toccato diverse zone, siete soddisfatti?
Dirti che siamo soddisfatti sarebbe riduttivo. É stato un anno incredibile, molto intenso, faticosissimo ma ricco di emozioni e soddisfazioni. Vedi proprio i visi sorridenti anche a Sestri Levante sotto la pioggia sono stati una delle costanti del SE 2009. Crediamo che molta gente abbia scoperto o ritrovato un modo di fare MTB che rimette al centro piacere di stare con gli amici, voglia di scoprire bei percorsi e divertirsi. Ecco perchè hai visto tanti sorrisi. Le belle giornate in Liguria ad inizio e fine stagione sono state una fortuna ma anche una caratteristica del territorio, per quello scegliamo questa regione per iniziare e terminare il circuito. Sarà così anche nel 2010.
D: da una parte ci sono state tappe come San Bartolomeo e Sestri levante che hanno fatto dei numeri impressionanti, dall’altra tappe come Andalo della Paganella e Pescasseroli che non hanno avuto un grosso seguito, il Superenduro si conferma cosa per i piemontesi e per i liguri, avete già in mente un modo per diffonderlo anche nelle altre regioni?
É solo una questione di storia e di cultura MTB. Piemonte e Liguria sono tra le regioni dove il Gravity é più sviluppato e vantano un grosso bacino di utenza. Basta vedere i negozi che bici vendono nel nord ovest. In centro Italia c’è ancora da lavorare molto ma non demordiamo. Nel nord est al contrario il SE sta per esplodere con molte località che si stanno organizzando per fare gare. Era comunque logico che ci fossero zone che avrebbero risposto meglio di altre. Siamo consapevoli che stiamo facendo un lavoro di costruzione di una nuova disciplina e che ci vorrà tempo.
D: quest’anno a calendario ci sono state 12 gare, non pensi siano un pò troppe a livello di impegno economico e di tempo per un biker che vuole provare a fare un buon piazzamento nella classifica del campionato? magari vale la pena ridurre le tappe o ripensarle…
In effetti 12 gare sono molte pur essendoci gli scarti. Ti ricordo anche che sia noi che diversi piloti, abbiamo fatto le 2 tappe di Eurocup ad Orcieres e Torgon arrivando a 14 eventi in totale.
Per il 2010 il circuito nazionale sarà articolato su 5 tappe Pro e nasceranno tre circuiti SPRINT, nord ovest, nord est e centro sud.
D: l’enduro sembra la disciplina del momento in Italia, si vocifera di interessamenti per la prossima stagione dall’Emilia Romagna, dalla Lombardia e addirittura dalla Sardegna; pensi che il circuito sia già pronto ad allargarsi così tanto?
Riteniamo di essere pronti a sopportare e supportare la crescita ma solo con staff locali forti e motivati. Molti pensano che fare una gara di Superenduro sia semplice. Ti assicuro che non lo é soprattutto se si viole portare avanti lo spirito e la filosofia che contraddistingue il nostro circuito. Stiamo parlando con molte organizzazioni locali e siamo felici che ci sia un grande interesse. Mettiamo tuttavia in guardia chi pensa di organizzare senza una base forte.
D: quest’anno abbiamo avuto l’esempio di due gare: Limonenduro e CinghialTrophy fuori dal circuito che sono state organizzate davvero bene ma che purtroppo non hanno avuto un grande successo in termini di numeri, cosa pensi della possibilità che alcune gare non scelgano Superenduro ma facciano tutto in modo autonomo o addirittura si organizzino in circuiti alternativi?
Non vogliamo essere i padri padroni dell’enduro in Italia. É normale che quando una pratica cresce crescano anche i partecipanti e gli organizzatori. Credo tuttavia che il successo del SE sia da ricondurre ad un mix di moltissimi elementi che sono espressione delle professionalità e della storia dei personaggi che fanno parte del nostro staff. Sai io dico sempre che le aziende sono fatte di uomini. Questo concetto vale ancora di più quando si tratta di organizzare eventi per appassionati di una disciplina sportiva, qualunque essa sia. Stiamo comunque lavorando per fare rientrare anche gare che non era o nel circuito 2009 in quello Sprint 2010. Purtroppo non siamo ancora usciti con il calendario per attendere le decisioni di alcune importanti località PRO che condizionano tutte le altre gare. Dovremo essere pronti entro una settimana circa. Nel frattempo sono confermate le gare di San Bartolomeo il 7 marzo, Pogno il 28 marzo e Sestri Levante il 17-18 Aprile. A Sestri Levante, gara che diventa PRO effettueremo anche la premiazione del circuito, saltata a Milano per lo scarso interesse che la fiera di quest’anno ha suscitato per il mondo MTB.
D: quest’anno esclusa la tappa di Torri del Benaco tutte le PRO hanno avuto un prologo il sabato sera, permettimi di dirti che non mi sembra giusto obbligare i partecipanti a spostarsi già il sabato per correre circa un minuto di gara, molto meglio sarebbe seguire l’esempio dei cugini francesi che dividono le speciali su due giorni, a quel punto si che avrebbe senso e i partecipanti si sposterebbero più volentieri, si potrebbe anche pensare di proporre delle tappe PRO ancora più difficili e impegnative, cosa ne pensi? Mi viene in mente la gara di Finale con il vecchio percorso, oggettivamente impegnativa, divisa su due giri uno al sabato e uno la domenica, sarebbe stata molto più abbordabile, per fare un esempio…
Se pensi solo al minuto di gara fai un’errore di interpretazione del prologo che per noi é un importantissimo momento di coinvolgimento della località che ospita la gara. A Finale Ligure sulla rampa di partenza del prologo i concorrenti si appoggiavano alla mia spalla per la partenza e non ti dico quanti tremavano per l’emozione. E tantissimi ci hanno poi detto che è stato uno dei momenti più esaltanti della stagione quindi credo che chi viene con lo spirito giusto non abbia problemi a spostarsi già il Sabato, anche per fare ricognizione sul percorso.
D: i numeri dei partecipanti hanno dimostrato le potenzialità di crescita del movimento, le tappe con meno iscritti nel 2008 hanno fatto 50 partenti, quest’anno ne hanno fatti almeno 120-150 escluse Andalo e Pescasseroli, mediamente le iscrizioni sono raddoppiate e hanno toccato picchi che nessuno immaginava come i 270 di Sestri, secondo te c’è ancora margine di crescita o l’anno prossimo i numeri saranno molto simili a quelli di quest’anno?
Come tutte le discipline nuove, siamo in piena crescita, ci aspettiamo che ci siano più gare oltre i 200 partenti ma preferiamo premiare ancora la qualità degli iscritti. Stiamo sentendo un sacco di gente nuova che verrà a partecipare. A breve, purtroppo con un po di ritardo sarà pronta la sezione team.
D: l’Euro Cup è stato un esperimento o avrà un seguito magari ancora più importante?
L’Eurocup crescerà ancora con l’inserimento di una tappa in un paese di lingua tedesca e lo spostamento di quealla francese in una località nuova e bellissima direi. L’annuncio dell’annullamento di ben 5 gare del circuito Avalanche (fonte Enduro Tribe) ha lasciato un grande vuoto nel gravity pedalato europeo e l’Eurocup rappresenta l’unico vero circuito Europeo di (Super) Enduro. Abbiamo già la conferma di molti top rider che parteciperanno all’Eurocup nella quale saranno presenti anche nuovi partner e sponsor.
D: ci puoi anticipare qualche novità per la prossima stagione? ovviamente se avete già qualcosa in mente…
Di sicuro la categoria Promo Sport. Pensata e dedicata a chi non ha l’allenamento di fare un intero percorso di gara e che potrà scegliere di fare solo un giro o solo alcune delle speciali. L’obiettivo è ridurre il dislivello totale da percorrere e permettere a più rider di provare il Superenduro. Abbiamo iniziato a parlarne con i negozi che seguono il SE e l’idea è piaciuta molto. Ci saranno poi altre novità che sveleremo pian piano.
D: come consuetudine a te la chiusura e…ci vediamo tra un mesetto sui sentieri!
Più che la chiusura direi l’apertura…della stagione dato che ormai mancano poche settimane. Siamo rimasti purtroppo indietro con la comunicazione dei calendari e delle novità a causa delle molte richiese di gare e delle trattative con i nuovi sponsor del circuito. Ce ne scusiamo con i nostri amici Superenduristi ma siamo certi che sia valsa la pena attendere sino ad oggi. Concludo con una riflessione: ormai in tutto il mondo della MTB si parla di Enduro o Superenduro, tra operatori, organizzatori, aziende, stampa, mi viene solo da ricordare a tutti che si tratta di un ritorno alle origini a quello che è il vero spirito della MTB. E ricordate il futuro è nel Superenduro!