Tragedie sul Mortirolo e sul monte Cusna: 5 vittime in valanga
Prima neve e prime vittime, 5 per la precisione tra Mortirolo, in Valcamonica e Monte Cusna sugli Appennini Emiliani. Così ci risiamo con i titolo “Montagna Killer” e via discorrendo. Forse sarebbe meglio iniziare a diffondere il messaggio che in montagna il rischio zero non esiste, che un’escursione estiva è una cosa, ma gli stessi posti in inverno con la neve non perdonano errori di valutazione. Forse sarebbe meglio diffondere un po’ di consapevolezza di ciò che si va a fare, sarebbe più utile, un po’ di prevenzione invece di divieti ad inconsapevoli consumatori della costosa attrezzatura per la montagna invernale.
Sul Mortirolo, in Valcamonica, hanno perso la vita 3 escursionisti. Quattro amici di Treviglio, cittadina del bergamasco, stavano salendo con le racchette da neve, quando sono stati travolti da una slavina. Tre di loro sono morti. Due erano stati estratti vivi dalla neve dagli uomini del 118 e del Soccorso alpino, che erano intervenuti nel territorio del Comune di Edolo dove si è verificata la slavina: sono stati immediatamente intubati, ma la grave ipotermia e un arresto cardiaco sono stati fatali a entrambi. Il terzo escursionista, rimasto sotto la neve molto più a lungo, è stato trovato già morto, e il quarto amico, che ha dato l’allarme, è ricoverato in condizioni per fortuna non gravissime.
È morto la scorsa notte all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia il 49enne Marco Balbarini, di Maranello, Modena. L’escursionista era stato ricoverato in gravissime condizioni nel primo pomeriggio di ieri, dopo essere rimasto sepolto da una slavina sul monte Cusna insieme all’amico Andrea Costi, 34 anni, di Toano, a Reggio Emilia. Quest’ultimo, trasportato in condizioni disperate con l’eliambulanza all’ospedale Maggiore di Parma, era già deceduto ieri nel tardo pomeriggio. Unico sopravvissuto un amico, che aveva dato l’allarme. I tre escursionisti stavano percorrendo un sentiero, diretti al rifugio Battisti, a 1761 metri di quota. Le ricerche, immediatamente partite anche con unità cinofile, avevano permesso di individuare i due escursionisti sepolti in un canalone sotto circa un metro e mezzo di neve e in grave stato di ipotermia. Balbarini era stato portato in eliambulanza all’ospedale a Reggio Emilia, Andrea Costi al Maggiore di Parma, ma nessuno dei due è riuscito a sopravvivere.