Tour de France: sul Mur de Bretagne vince Alexis Vuillermoz, Froome conserva la maglia gialla, si stacca Nibali
Ottava tappa del Tour de France, da Rennes al Mur de Bretagne, 181 km con gli ultimi due in salita con pendenze interessanti. Solita fuga a 4 dopo un quarto d’ora di corsa, fuga rialimentata dopo un traguardo volante da una ventina di corridori, poi ridotti a tre protagonisti Lars Bak, Michel Golas e Huzarski. Ai -20 km le squadre dei big prendono il comando per lanciare i capitani sul Mur de Bretagne e per i 3 fuggitivi finiscono i sogni di gloria.
Sul Mur de Bretagne è battaglia vera per la conquista della tappa da parte dei migliori in classifica. Froome accende il frullatore a si mette in testa al gruppo, creando la prima selezione, poi attacca il francese Alexis Vuillermoz della AG2R La Mondiale, ex biker che se la cava bene in salita (terzo nella tappa sul muro di Huy). Ripreso Vuillermoz il gruppo dei migliori si ricompatta, ma un attimo di studio e riparteVuillermoz e questa volta fa il vuoto e nonostante Daniel Martin cerchi una disperata rimonta nel finale, Vuillermoz vince a braccia alzate in 4h20’55”, 2° Daniel Martin a 5”, 3° Alejandro Valverde a 10” e dietro di lui un gruppetto con 4° Peter Sagan e 5° Tony Gallopin. Da questo gruppetto si stacca Vincenzo Nibali, che arriva a 20” dal vincitore ma soprattutto nel perde altri 10 dagli uomini di classifica. Brutto segnale per lui, si stacca da una ventina di corridori dove ci sono tutti i migliori della classifica. Può essere che la botta dell’altro ieri abbia influito sulla muscolatura e in un arrivo in salita esplosivo come questo gli abbia impedito di spingere fino in fondo per il dolore. Certo è che il suo Tour è iniziato con molta sfortuna e ora si trova a 1’48” dalla maglia gialla di Chris Froome, 13° in classifica con la prospettiva di doversi difendere anche domani nella cronosquadre, che tra l’altro arriva in salita e che prende il tempo sul quinto della squadra. Poi giorno di riposo e finalmente inizia il Tour sulle montagne iniziando dai Pirenei, dove se ne vedranno delle belle.