Test: Morewood Izimu


È un’uggiosa domenica di novembre, più adatta ad arrostire castagne
che inforcare una mountainbike, eppure ci avventuriamo lungo lo
splendido sentiero N.10 che attraversa gli splendidi boschi sulle
pendici del Sacro Monte di  Varese per provare la Morewood Izimu,
modello spiccatamente downhill dell’intraprendente marchio sudafricano.

Come consuetudine prima di inforcare la bike per la discesa perdiamo un pò di tempo a guardarla da ferma ed effettuare le regolazioni del caso, come per la Zuza la prima impressione che ci viene dal mezzo è di compattezza e solidità, Morewood non va per il sottile cercando estetismi o linee accattivanti, una bici quadrata e massiccia, molto old-school mi verrebbe da dire.

Eccoci poi pronti a salire in sella, il fondo del N.10 è ottimo per mettere alla prova la reattività e il comportamento della Izimu, fondo sconnesso e scivoloso, pietre smosse, terreno morbido e con poco grip e tante foglie vista la stagione.

La bike è un autentico schiacciasassi e anche sulla pietraia resa insidiosa dalle foglie bagnate dà un senso di sicurezza notevole. L’ammortizzatore BOS Stoy al posteriore lavora alla grande, è molto reattivo e preciso e sul monocross classico della Izimu da il meglio di se.

Per la Rock Shox Boxxer, non posso dirmi altrettanto soddisfatto, infatti la forcella è a molla e questa è troppo dura per il mio peso piuma, non sono riuscito quindi a testarla come avrei voluto e potuto se avesse montato una molla adatta la mio peso, quindi preferisco non esprimermi sul suo funzionamento, ma il marchio è comunque una garanzia.

Sono rimasto piacevolmente colpito dalla piega manubrio da 770mm della Spank e dalle ruote sempre dello stesso marchio nel modello Spike, non posso dirmi altrettanto soddisfatto dei freni Formula e sinceramente questa cosa mi ha stupito visto che il marchio Formula, per quello che mi riguarda, è sempre stato sinonimo di affidabilità e potenza di frenata, probabilmente andavano soltanto regolati meglio o spurgati

In conclusione direi che le sensazioni di guida della Morewood Izimu sono più che positive, è un mezzo da downhill pura, senza compromessi, per farla rendere al meglio bisogna spingerla al massimo e farla correre su ogni tipo di fondo, la scelta di utilizzare un ammortizzatore Bos mi è piaciuta parecchio e sono sicuro che l’accoppiata con la Boxxer sia destinata ad un uso puramente race una volta effettuati tutti i settaggi a seconda dello stile di guida.

Montaggio:
Forcella: Boxxer Race
Ammo: Bos Stoy
Gruppo: Sram X.9/X.7
Guarnitura: Truvativ Holzfeller white
Guidacatena: E.13
Ruote: Spank Spike white
Freni: Formula The One DH white
Sella: Fizik
Manubrio: Spank Spike 777
Att.manubrio: Truvativ red direct mount

Un ringraziamento a BikeStyle ed Elmar per averci dato la possibilità di provare il mezzo e ai ragazzi di A.S.D. Emissioni Zero per averci accompagnato sui sentieri di casa loro per il test. 

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.