Test: casco integrale Auger di Pro-Tec
Pro-Tec offre un modello di casco integrale studiato appositamente per le discipline gravity, a prima vista l’Auger ricorda il modello Deviant di Specialized, la forma non è la classica rotonda ma è leggermente schiacciato ai lati per garantire, secondo il produttore massima libertà di movimento a spalle e collo.
Il materiale di costruzione è una classica fibra di vetro leggera, siamo di poco sopra il chilogrammo di peso, mentre la calotta interna è in Dri-Tex traspirante e lavabile.
Il casco risulta molto ben areato con 20 prese d’aria disposte in modo da garantire un buon ricircolo interno dell’aria. In linea con i modelli concorrenti è possibile regolare la posizione della visiera a piacimento.Per allacciare il casco è stato scelto il sistema dei due occhielli metallici attraverso cui far passare la cinghia.
Una volta indossato il casco la prima caratteristica che mi ha impressionato è il campo visivo davvero molto ampio, nonostante sia un casco integrale la visuale non risulta per niente ristretta specialmente in orizzontale è completamente libera.
Ho usato il casco per un’intera giornata sfruttando risalite in furgone e devo dire che sono rimasto piacevolmente colpito dalla traspirabilità offerta dalle prese d’aria, sono arrivato sempre al fondo delle discese con la testa ovviamente calda, ma mai sudata.
Vi consiglio di prestare particolare attenzione nella scelta della misura, io senza pensare troppo mi sono fatto dare una L, abituato al Giro Remedy che indosso solitamente, peccato che la casa produttrice consigli la misura L per circonferenze di 57-58cm, mentre Giro indica la L per circonferenze tra 58-60cm.
L’Auger è un prodotto valido che non ha niente da invidiare a prodotti maggiormente noti.
Con la collaborazione di: A.S.D. Emissioni Zero e a Pro-Tec