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Tadej Pogacar in maglia Gialla a Parigi, a Sam Bennet l’ultima tappa


Dopo l’impresa di Pagacar e lo psicodramma di Roglic e della sua squadra la Jumbo-Visma, dopo le emozioni forti e commoventi di ieri, l’ultima recita ha avuto un copione classico già scritto come in tanti altri arrivi a Parigi sugli Champs Élysées. La maglia Gialla prima fa festa e poi controlla la corsa fino a 50 km dall’arrivo, quindi ridiventa corsa vera sui giri del circuito finale.

Provano a 40 km dal traguardo a cambiare le carte in tavola con una fuga Greg Van Avermaet, Maximilian Schachmann, Pierre-Luc Perichon e Connor Swift. Il loro vantaggio non supera i 20 secondi e vengono ripresi a circa 3 km dall’arrivo, dalle squadre dei velocisti non si fanno sfuggire quest’ultimo prestigioso traguardo. Vince proprio il loro leader, l’irlandese Sam Bennet in maglia Verde, l’unica che non ha vinto il fuoriclasse sloveno Pogacar, che si è preso quella Bianca di miglior giovane e quella a Pois di miglior scalatore. Bennet supera allo sprint il campione del mondo Mads Pedersen e nell’ordine Peter Sagan, Alexander Kristoff, Elia Viviani, Wout Van Aert, Caleb Ewan, Hugo Hofstetter, Bryan Coquard e Maximilian Walscheid.

Nulla cambia nella classifica generale con Tadej Pogacar in maglia Gialla, secondo a 59″ Roglic, terzo a 3’30” Porte, quarto a 5’58” Landa, quinto a 6’07” Mas, sesto a 6’47” López, settimo a 7’48” Dumoulin, ottavo a 8’02” Urán, nono a 9’25” Yates e decimo a 14’03” Damiano Caruso, primo degli italiani dopo un Tour votato al sacrificio per Landa. Speriamo che abbia un’occasione ai Mondiali di fare la sua corsa, non solo come gregario di lusso.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.