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Sul Cervino chiusa la via normale italiana agli alpinisti, per scalare il Monte Bianco sarà necessaria una cauzione


Gli effetti di questa torrida estate si fanno sempre più pesanti sulle attività sportive in montagna. Praticamente finito lo sci estivo, con la chiusura di stazioni quali Les2Alpes, Tignes, Stelvio e Cervinia, tocca anche all’alpinismo sulle 2 montagne più iconiche delle Alpi: Cervino e Monte Bianco.

Chiude la via italiana al Cervino

Chiude temporaneamente il principale itinerario di salita al Cervino dal versante valdostano dopo che ieri si è staccata una frana di pietre e rocce e 13 persone sono state evacuate in elicottero. Stiamo emettendo l’ordinanza di chiusura momentanea della via normale italiana in quanto dobbiamo verificare con i geologi la frana che c’è stata ieri sulla Cresta del Leone, spiega all’ANSA il sindaco di Valtournenche, Jean Antoine Maquignaz.
Dal 20 luglio scorso le guide alpine hanno deciso di sospendere le ascese lungo questo itinerario per il rischio di crolli legato alla siccità.
La “immediata, temporanea, chiusura della via italiana del Cervino in salita ed in discesa” è stata decisa “al fine di scongiurare il pericolo per l’incolumità pubblica e dare la possibilità agli uffici competenti di disporre le necessarie verifiche del caso”, si legge nell’ordinanza comunale di Valtournenche. Nel provvedimento si ricordano le “condizioni particolarmente delicate di queste ultime settimane dovute ad un importante rialzo termico”, il “perdurare delle alte temperature, al di fuori della norma” che “è causa di distacchi di pietre dalla Testa del Leone lungo la via italiana del Cervino” e anche “la sospensione delle attività legate alle salite sul Cervino già disposta dalla Società guide alpine del Cervino”. La decisione è legata poi alla “urgenza di provvedere in merito, al fine di prevenire il pericolo che minaccia l’incolumità degli alpinisti” ed è stata adottata dopo che il sindaco ha consultato il “Dipartimento di protezione civile della Regione Valle d’Aosta, le guide alpine del Cervino e il soccorso alpino Guardia di finanza”.

La cauzione per scalare il Monte Bianco

Ordinanza choc del sindaco di Saint-Gervais, comune francese. Decine di pseudo alpinisti ignorano la raccomandazione di non scalare il Monte Bianco lungo la via normale francese dal rifugio del Gouter a causa delle importanti cadute di pietre legate alla siccità.
Così il sindaco di Saint-Gervais, comune francese su cui si trova l’itinerario di salita, ha stabilito che chi vorrà scalare la vetta dovrà versare una cauzione da 15 mila euro, di cui 10 mila euro pari al costo medio dei soccorsi e 5 mila euro per le spese di sepoltura della vittima.
E’ inaccettabile – scrive – che sia il contribuente francese a pagare questi costi.

Fonte Ansa Valle d’Aosta

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.