Stefi Troguet in partenza per il Dhaulagiri
Parte il 10 marzo alla volta del Nepal l’alpinista andorrana Stefi Troguet, obiettivo Dhaulagiri. Con lei il compagno Jonatan García, una spedizione che anticipa quella estiva a Broad Peak e K2.
Un paio di settimane fa ha annunciato il suo ambizioso progetto estivo in Karakorum, ora stupisce comunicando una imminente partenza per il Dhaulagiri. Stefi Troguet, l’alpinista con il rossetto, ha lavorato in segreto mettendo a punto una spedizione alla settima montagna della Terra, il suo terzo Ottomila. Con lei ci sarà l’alpinista spagnolo Jonatan García. “Abbiamo iniziato a immaginarlo durante il periodo di quarantena” ci racconta Stefi. “Poi abbiamo avuto occasione di scalare insieme su Pirenei e Alpi notando che c’era feeling” così hanno presto organizzato tutto e si sono preparati alla partenza, fissata per il 10 marzo.
Una spedizione leggera e senza ossigeno
I due alpinisti hanno intenzione di affrontare il Dhaulagiri con una spedizione leggera e veloce, senza il supporto di portatori d’alta quota e senza utilizzare bombole d’ossigeno. Un particolare quest’ultimo che rende la sfida ancora più dura, ma che non è nuovo per Stefi che ha sempre scalato senza bombole raggiungendo con successo la vetta del Nanga Parbat e del Manaslu.
Una volta raggiunta Kathmandu, e trascorso il periodo di quarantena obbligatorio per il contenimento della pandemia da Coronavirus, si muoveranno prima verso il campo base dell’Everest per una prima fase di acclimatazione quindi raggiungeranno le pendici del Dhaulagiri. Dopo aver allestito i campi in alta quota ed essersi acclimatati adeguatamente, l’obiettivo è un tentativo di vetta tra fine aprile e inizio maggio.
Un allenamento per K2 e Broad Peak
Questa spedizione rappresenta un allenamento e preparazione per il progetto estivo che vedrà Stefi affrontare Broad Peak e K2. Servirà da sprono non solo fisico, ma anche psicologico. I tragici eventi di questo inverno al K2 hanno tragicamente segnato Stefi che ha perso molti amici. Il suo ritorno agli Ottomila oggi è guidato da serenità, ma anche consapevolezza e rispetto.
Fonte Aringa Studio