Settant’anni dei Guardiaparco del Gran Paradiso
Settant’anni fa veniva istituito il Corpo di Sorveglianza del Parco nazionale Gran Paradiso, nato ufficialmente nel 1947.
L’Ente parco celebra l’importante ricorrenza raccontando le storie e l’impegno degli uomini e delle donne che si sono impegnati ogni giorno per salvaguardare la fauna e la flora del Parco Nazionale Gran Paradiso.
Nell’agosto del 1947 fu istituito l’Ente parco nazionale del Gran Paradiso nella forma attuale e la sorveglianza sul territorio dell’area protetta fu affidata al corpo dei guardaparco.
E già allora erano passati molti anni da quando i guardiacaccia dei re proteggevano gli stambecchi a uso esclusivo delle cacce dei reali e dei loro invitati. Oltre un secolo di storia che, per forza di cose, ha accompagnato e accompagna tuttora la protezione delle valli del Gran Paradiso.
Gli attuali guardiaparco ormai da cinquant’anni sorvegliano le montagne del Gran Paradiso e hanno acquisito una profonda conoscenza del territorio, degli animali e dell’ambiente del parco, svolgendo un servizio veramente unico nel suo genere. Questo copre infatti tutto l’arco della giornata, dall’alba al tramonto, e nei mesi estivi e autunnali sfrutta la presenza capillare dei casotti in quota che possono ospitare per la notte le guardie senza che debbano tornare ogni sera a fondovalle. Questo permette, tra l’latro, un efficace controllo del fenomeno bracconaggio che, seppur in calo, non può considerarsi estinto.
L’efficienza del servizio è resa possibile dai continui aggiornamenti cui sono sottoposte le guardie del parco, dalle norme giuridiche alle conoscenze in campo ecologico e faunistico, dalle nozioni di autosoccorso alle tecniche di progressione su roccia e ghiaccio. Anche l’attrezzatura tecnica, essenziale per compiere una sorveglianza efficace e in sicurezza, è in continua evoluzione e di recente si è avviata la sostituzione del sistema radio del parco, che peraltro nelle ore cruciali delle recenti alluvioni del 1993, 1994 e 2000 aveva rappresentato già in alcune valli l’unico sistema di comunicazione con i soccorsi. Il nuovo sistema consentirà, grazie all’interfaccia con un sistema GPS e alla possibilità di collegamento con la rete telefonica, di garantire maggiore sicurezza e comunicazioni più efficienti un ogni situazione.
I guardiaparco affiancano poi alla tradizionale attività di sorveglianza, numerose altre funzioni, come i censimenti di ungulati e galliformi, la raccolta di numerosi dati scientifici sulla fauna e sull’ambiente, gli interventi manuali sui sentieri, segnaletica e casotti, l’attività di polizia giudiziaria, i programmi didattici per le scuole e il monitoraggio di numerosi ghiacciai all’interno del parco.
Fonte Piemonte Parchi