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Scelta dell’obiettivo a seconda della posizione e dello scatto che vogliamo ottenere


La scelta dell’obiettivo è un altro punto fondamentale per la riuscita di una buona foto, nell’ambito delle manifestazioni legate alla mountain bike, che siano gare di XC che di FR o DH, riusciamo a stare abbastanza vicini al soggetto da non rendere necessario l’uso di un teleobiettivo.

Questo non vuol dire però che il teleobiettivo non vada bene per questo tipo di fotografia, infatti il vantaggio grosso di quest’ottica è che isola molto bene il soggetto dal resto dell’inquadratura il che è molto utile se ci troviamo in tratti di percorso in cui è presente molto pubblico.

Un altro vantaggio che dà il tele è quello di poterci piazzare parecchio distante dal soggetto, in questo modo se lo inquadriamo frontalmente, o quasi frontalmente, riusciamo a fare più scatti mentre ci viene incontro, ad esempio nel caso del FR ci mettiamo in uscita da una curva oppure dopo un salto.

Un altro giochetto interessante che viene bene con il tele è il panning, una tecnica ad effetto ma non facilissima da realizzare, occorre infatti un pò di dimestichezza per ottenere dei buoni risultati; ci piazziamo abbastanza distante dal soggetto, in un tratto rettilineo, impostiamo tempi di scatto bassi (1/60 1/80) e la messa a fuoco al centro del fotogramma, supponiamo che il nostro biker percorra il tratto da sinistra a destra, noi lo agganciamo a sinistra, scattiamo e seguiamo il suo movimento tenendolo sempre al centro dell’inquadratura anche se abbiamo già scattato, in questo modo il risultato che otteniamo è il soggetto a fuoco e fermo e lo sfondo che è una strisciata unica, la spiegazione non è il massimo, ma credo che abbiate capito cosa intendo.

Per quanto riguarda gli obiettivi corti invece le alternative sono diverse, sicuramente con l’obiettivo corto possiamo usare il flash e creare così degli effetti interessanti e poi se l’obiettivo è molto corto si creano degli effetti divertenti da vedere come la classica bombatura ai lati fino ad arrivare all’uso del fish eye che distorce completamente l’inquadratura andando a creare l’effetto classico dello spioncino della porta di casa.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.