Salute a impatto zero


Salute a impatto zero
Le moderne tecnologie rendono possibile pensare a ospedali eco-sostenibili

D’accordo: di fronte alla salute è lecito mettere da parte finanche gli scrupoli ambientalisti. Tuttavia, se non ci si pensa nell’urgenza che impone il momento del bisogno, si comprende che gli ospedali, tanto utili per la salute dell’uomo, sono una bomba a orologeria per l’ambiente. Ma è impossibile immaginare un ospedale dall’ecologista? Tutt’altro, grazie alle moderne tecnologie.
A fare il punto sulla eco-sostenibilità delle strutture ospedaliere sono stati i tecnici del settore, riunitisi a Roma in occasione della V Conferenza Europea dell’Ospedale, promossa dal Centro Nazionale per l’Edilizia e la Tecnica Ospedaliera (CNETO) e dall’Università Cattolica di Roma.
Attualmente, l’impronta ecologica degli ospedali è particolarmente onerosa. In ragione del grande dispendio energetico necessario per il suo funzionamento, dei consumi imposti dagli spostamenti di personale e pazienti, dei rifiuti prodotti, i nosocomi hanno un impatto tutt’altro che trascurabile sull’ambiente circostante.
Eppure, secondo gli esperti, applicando i princìpi della bioedilizia e del risparmio energetico, nel rispetto della filosofia della sostenibilità, oggi è possibile costruire ospedali nuovi capaci di consumare il 45% in meno rispetto alle strutture esistenti. La sfida della sostenibilità, al momento, in Italia è stata raccolta solo dall’ospedale Meyer di Firenze (nella foto).
Quali sono gli accorgimenti che permettono di ridurre l’impatto ambientale delle strutture sanitarie? La capacità di sfruttare al massimo l’illuminazione naturale, la realizzazione di una coibentazione efficiente e, ovviamente, l’utilizzo di pannelli solari per la produzione dell’energia elettrica. Ovviamente, è possibile ridurre ulteriormente il rischio inquinamento evitando, in fase di costruzione, l’utilizzo di materiali dalle rinomate peculiarità nocive (quali il PVC).
Un valido aiuto, infine, è fornito dagli ultimi ritrovati della scienza e della tecnica. Nelle sale operatorie, per esempio, si possono costruire pareti che, rilasciando ioni d’argento, sono in grado di ridurre la presenza di microbi, mentre già si sta studiando l’utilizzo di soluzioni nano-tecnologiche nell’arredamento capaci di valorizzare le capacità anti-inquinanti, antibatteriche e autopulenti dei più moderni materiali.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.