Il russo Zakarin vince la tappa di Imola, 3º Pellizzotti. Caduta di Uran e Contador sempre maglia rosa
Undicesima tappa al Giro d’Italia, da Forlì a Imola di 153 km, tutta su e giù nella prima metà e con un circuito, che passava dall’autodromo di Imola, da ripetere tre volte con la salita/discesa dei Tre Monti di 200 metri di dislivello. Tappa condizionato dal maltempo, con una fuga che va via con 7 corridori molto forti, da Hesjedal, a Pellizzotti, da Betancur a Intxausti da Rosa a Zakarin. Proprio il russo va via al penultimo giro e gli altri si stanno a guardare su chi deve chiudere, dimenticandosi che Ilnur Zakarin del Team Katusha è un grande talento del ciclismo, vincitore del Giro di Romandia davanti a Froome. Quindi vittoria di Zakarin in 3h55’08”, 2° Carlos Betancur (Col) AG2R La Mondiale a 53”, 3° Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli st, 4° Benat Intxausti (Spa) Movistar Team st, 5° Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team st, 6° Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo, 7° Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team st, 8° Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice a 58”, 9° Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team st e 10° Juan Jose Lobato (Spa) Movistar Team a 1’02”.
Per la classifica generale, dopo la buriana di ieri in cui Richie Porte s’è preso anche 2 minuti di penalità per l’aiuto ricevuto da Simon Clarke dell’Orica GreenEdge, gesto bellissimo ma non consentito dal regolamento, finendo così a 3’09” dalla maglia rosa e compromettendo le sue possibilità, nulla cambia, con Contador maglia rosa e Fabio Aru in maglia bianca a 3 secondi. Purtroppo è caduto il colombiano Rigoberto Uran, che pur riuscendo a recuperare le ruote del gruppo e non perdendo secondi, si ritrova tutto ammaccato e con il casco rotto.
Domani 12a tappa, da Imola a Vicenza, 190 km con l’arrivo sul Monte Berico, uno strappa breve ma ripido che farà selezione e spettacolo.