Roger Schäli e Simon Gietl verso il Cerro Fitz Roy in Patagonia
Lo svizzero Roger Schäli e l’altoatesino Simon Gietl sono partiti per la
Patagonia, direzione Cerro Fitz Roy (quota 3406 m). Per loro un obbiettivo
ambizioso: due vie diverse, una da percorrere nel minor tempo possibile,
l’altra dalle caratteristiche molto difficili e con una sosta di più giorni in
parete.
La Patagonia e i suoi straordinari rilievi non
possono essere paragonati a nulla di ciò che un alpinista può trovare sulle Alpi.
Grazie a previsioni del tempo abbastanza precise, al nostro grado di latitudine
è possibile programmare con una certa sicurezza anche le imprese più difficili,
mentre l’arrampicata sulle pareti di granito dell’Argentina e del Cile è
paragonabile a una lotteria. Una fase di bel tempo apparentemente stabile può
cessare all’improvviso e, nel giro di pochi minuti, trasformarsi in periodi di
maltempo che talvolta durano anche settimane. A ciò si aggiunge il
caratteristico vento, che spesso soffia a raffiche mettendo a dura prova la
mente oltre che il fisico.
(Fonte comunicato Salewa)