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Rendon Rios e Zanasca “Lupi” dell’altopiano – la 100 km dei Forti tra freddo e fango


Il maltempo condiziona la giornata di Lavarone, ma Rendon Rios è un fulmine. Nella gara classic bravi Zamboni e Janes con la Campuzano. La 1000Grobbe Bike va a Zamboni e Campuzano. La gara era tappa di Trentino MTB e del Marathon Tour

Tempo da lupi alla 100 Km dei Forti. Pioggia torrenziale, freddo da …ultimo giorno di primavera e fango ovunque, tanto da richiamare alla memoria le gare epiche di un tempo.

Giornata indimenticabile soprattutto per il colombiano Eddi Andreas Rendon Rios, che ha dominato la gara marathon, e per una delle tre uniche donne capaci di portare a termine il percorso lungo, Stefania Zanasca, entrambi del team Scapin Stihl Torrevilla. Ma, nonostante la maschera di fango e l’immane fatica, sorridono anche Andrea Zamboni (Petrolvilla Bergner Brau) e la messicana de L’Arcobaleno Carraro Team, Daniela Campuzano, protagonisti sul percorso classic e insieme vincitori del 1000Grobbe Bike Challenge di cui la 100 Km dei Forti (sul tracciato breve) era l’ultima delle tre tappe.

Il maltempo era stato annunciato ed in effetti dei 900 iscritti, stamattina al via se ne sono presentati solo 371, 220 del classic e 151 del marathon, e di questi, stoici, sul traguardo ne sono transitati rispettivamente 152 e 76. Più che la pioggia ed il fango è stato il freddo a decimare i partecipanti.

Subito dopo il via i migliori hanno fatto gruppo e hanno lasciato alle spalle tutti gli altri, costruendo subito un vantaggio di diversi secondi. Dopo Passo Vezzena Medvedev ha voluto saggiare la reattività dei compagni di fuga, ha inserito il rapporto duro, ma è stato subito ripreso da Lazzaroni e dai corridori della Scott.

Al bivio di Campolongo, dopo 23 km di gara sempre sotto la pioggia, erano in 12 al comando, con Dmitry Medvedev a fare l’andatura tallonato da Mirko Celestino e da Oscar Lazzaroni. Tra le donne ad allungare era la Zanasca, ed aveva già un buon margine su Anna Ferrari e Daniela Campuzano.

La gara cominciava a prender forma al passaggio di Malga Millegrobbe, mentre tutt’attorno la nebbia rendeva ancor più cupa la giornata. Il termometro segnava solo 2°! Rendon Rios a Millegrobbe aveva già qualche metro su Mirko Celestino che a sua volta aveva staccato il gruppetto con Caro Silva, Pirazzoli, Debertolis, Costa, Medvedev e Lazzaroni.

Dopo Forte Belvedere il colombiano Rendos Rios aveva già preso il volo con una trentina di secondi su Celestino, dietro il gruppetto comandato da Pirazzoli aveva già accumulato 1’30.

Quest’anno non c’era il dubbio su chi avrebbe deciso al bivio di Pozze di proseguire per il marathon – tagliato alla vigilia di una decina di chilometri per il maltempo – o chi avrebbe optato per il classic. Il regolamento richiedeva infatti di scegliere il tracciato già al momento dell’iscrizione e dunque il gruppo di testa era già proiettato, fin dal via, sul marathon.

Rendon Rios oggi viaggiava come un treno, irraggiungibile davvero. Ma un vero colpo di scena al bivio c’era comunque. Mirko Celestino, secondo, abbandonava la gara, infreddolito e senza mantellina. Era assurdo per me continuare in quelle condizioni – ci ha detto – avevo freddo dappertutto, ero inzuppato e non volevo rischiare di arrivare domenica al campionato europeo con problemi fisici.

Il più sorpreso era Pirazzoli, che si ritrovava secondo: Ho visto Mirko girare a destra ed ho chiesto al personale di servizio da che parte fosse il percorso del marathon, ero intontito dal freddo. Ho accelerato ma non ho più visto Celestino. Costa dal canto suo cercava di mantenere la posizione ed a quel punto la situazione rimaneva immutata.

Nel frattempo si concludeva la storia del percorso classic. Zamboni e Janes, dopo aver gareggiato tutta la mattinata assieme, si presentavano appaiati sul traguardo, col fotofinish che premiava Zamboni con una manciata di centimetri di vantaggio sull’irriducibile Janes, poi più staccato chiudeva Massimo Piva.

Tra le donne era show de L’Arcobaleno Carraro Team con Daniela Campuzano che non si accontentava di vincere la gara, ma anche il 1000Grobbe Bike Challenge. Seconda era la veronese Lorena Zocca, davanti ad Anna Ferrari che dopo metà gara al comando ha sofferto terribilmente il freddo.

Spendiamo due parole per Lorena Zocca. Lo scorso anno, proprio alla 100 Km dei Forti, rimaneva vittima di una caduta che costringeva i sanitari a trasportarla all’ospedale in elicottero. E all’ospedale ci rimaneva due mesi, in mountain bike ci risaliva dopo sei mesi, e quest’anno le prime gare. Facile immaginare il suo stato d’animo nell’affrontare la stessa discesa, un anno dopo.

La gara marathon esaltava le doti del colombiano Rendon Rios che fermava il cronometro dopo 2h58’46, ma soprattutto con 3’13 su Mirko Pirazzoli e 4’36 su Walter Costa. Alle loro spalle si presentavano poi nell’ordine Oscar Lazzaroni, Yader Zoli e Massimo Debertolis.

Per le donne Stefania Zanasca confermava la leadership del circuito Marathon Tour, vincendo con un distacco abissale, 36’50 su Chiara Selva e 1h04’10 su Elisabetta Carboni.

Una giornata bestiale con tanti ritiri e fondamentalmente causati dal freddo. Per gli organizzatori una giornata campale, ma con l’esame superato alla grande. Le tante forze messe in campo hanno retto anche al maltempo.

La 100 Km dei Forti era tappa sia del Marathon Tour che di Trentino MTB. Per quest’ultimo ora i nuovi leaders sono Massimo Debertolis (open), Zocca (femminile), Righettini (junior), Zamboni (MT), Del Riccio (M1), Varesco (M2), Bazzanella (M3), Kravos (M4), Koehl (M5) e Janes (M6), con l’appuntamento alla quarta tappa, la Lessinia Bike del 25 luglio.

Leaders del Marathon Tour FCI sono invece Rendon Rios (Open), Zanasca (donne), Peruzzi (MT), Burzi (M1), Petrolati (M2), Vestri (M3) e Orlando (M4).

Classifica percorso Classic:

maschile:

1) Zamboni Andrea (Asd Petrolvilla Bergner Brau) 02.27.57.40; 2) Janes Silvano (Asd Petrolvilla Bergner Brau) 02.27.57.90; 3) Piva Massimo (SC Pergine) 02.31.31; 4) Moran Carlos (L’Arcobaleno Carraro Team) 02.33.50; 5) Steinacher Dario (Profi Bike Team) 02.34.03; 6) Margonari Mauro (Team Carpentari) 02.36.37; 7) Dapaul Gabriele (Fassa Bike) 02.37.04; 8) Smarzaro Igor (L’Arcobaleno Carraro Team) 02.38.18; 9) Santoni Duilio (MTB Lodrone) 02.38.52; 10) Varesco Jarno (L’Arcobaleno Carraro Team) 02.39.29.

femminile:

1) Campuzano Daniela (L’Arcobaleno Carraro Team) 03.03.39; 2) Zocca Lorena (L’Arcobaleno Carraro Team) 03.06.53; 3) Ferrari Anna (Elettroveneta Corratec) 03.09.32; 4) Werth Sibylle (L’Arcobaleno Carraro Team) 03.35.36; 5) Grottoli Letizia (Team Giuliani Cicli Arco) 03.40.11; 6) Biondi Natascia (GS Surfing Shop) 03.42.00; 7) Balducci Antonella (SC Velociraptor) 03.45.22; 8) Tirloni Vanessa (GS Scott Racing) 03.59.14; 9) Santerini Alessandra (Ucam di Genova) 04.01.07

Classifica percorso Marathon:

maschile:

1) Rendon Rios Eddi (Scapin Stihl Torrevilla) 02.58.46; 2) Pirazzoli Mirko (Promo Bike) 03.01.59; 3) Costa Walter (Scapin Stihl Torrevilla) 03.03.22; 4) Lazzaroni Oscar (Asd Semprelux Axevo) 03.03.37; 5) Zoli Yader (GS Surfing Shop) 03.04.28; 6) Debertolis Massimo (Team Full Dynamix) 03.05.05; 7) Medvedev Dmitry (Elettroveneta Corratec) 03.06.03; 8) Caro Silva Julio (TX Active Bianchi) 03.06.24; 9) Trentin Marco (Team Cube Jolly Wear) 03.09.13; 10) Fuser Federico (GS Cicli Olympia) 03.16.30

femminile:

1) Zanasca Stefania (Scapin Stihl Torrevilla) 04.03.31; 2) Selva Chiara (Spezzotto Bike Team) 04.40.21; 3) Carboni Elisabetta (Asd Ferretti) 05.07.41

Classifica 1000Grobbe Bike Challenge dopo 3 giornate:

maschile:

1) Zamboni Andrea; 2) Moran Carlos; 3) Steinacher Dario; 4) Piva Massimo; 5) Zampedri Roberto

femminile:

1) Campuzano Daniela; 2) Ferrari Anna; 3) Santerini Alessandra; 4) Balducci Antonella; 5) Chillo Tania

Comunicato stampa

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.