Presentato il Giro d’Italia 2022
Il percorso della 105ma edizione del Giro d’Italia 2022 prevede 7 tappe per velocisti, 6 di media montagna, 6 di alta montagna e 2 cronometro individuali.
Partenza dall’Ungheria e quindi dalla terza tappa si torna in Sicilia, risalendo lo stivale su Appennini e Alpi, fino al gran finale di Verona. Verona e la sua splendida Arena riabbracciano il Giro d’Italia per il Gran Finale della Corsa Rosa. Sarà la quinta volta che il Giro si conclude a Verona, dopo i precedenti del 1981, 1984, 2010 e 2019: tutte cronometro individuali che hanno incoronato i successi di Battaglin, Moser (con la storica rimonta su Fignon), Basso e Carapaz.
Il Campione del Mondo a cronometro Filippo Ganna ha commentato: Il Giro d’Italia 2021 è partito in Rosa per me a Torino e finito in Rosa per il team con Egan Bernal: sarebbe bello ripetersi anche l’anno prossimo. Dopo la volata della prima tappa, probabilmente chi conquisterà la crono di Budapest porterà la Maglia Rosa per qualche giorno. Poi la crono finale con l’arrivo all’Arena di Verona sarà spettacolare oltre che naturalmente decisiva per incoronare il vincitore della Corsa Rosa 2022. Sarà un Giro molto interessante.
DICHIARAZIONI
Urbano Cairo, Presidente RCS MediaGroup, ha dichiarato: Il Giro d’Italia l’anno prossimo festeggerà 105 edizioni con un percorso che andrà da Budapest a Verona. Questo numero fa già capire l’importanza della Corsa Rosa per il mondo dello sport e per il nostro Gruppo. Per la quattordicesima volta partirà dall’estero a testimonianza della sua vocazione internazionale. Veniamo da due edizioni che nonostante il periodo difficile vissuto hanno dato grandi risultati sportivi e di seguito. Questo ci ha dato ancora di più la consapevolezza dell’amore per il Giro da parte del pubblico dei 5 continenti e di tutti i grandi atleti che hanno partecipato alla Corsa rendendola spettacolare fino all’ultima tappa. La prossima edizione sarà una delle più dure degli ultimi anni con i suoi 51000 metri di dislivello totale. Toccherà salite che hanno fatto la storia del ciclismo quali Mortirolo, Pordoi, Marmolada rendendo ancora una volta unico il viaggio del Giro.
“Un sogno che si avvera per la seconda volta in quattro anni – afferma il Sindaco di Verona Federico Sboarina -. Dopo il grande evento del 2019, ospitare nuovamente il gran finale del prossimo Giro d’Italia con l’arrivo in Arena è motivo di enorme orgoglio per Verona. A detta di tutti è la cornice più scenografica per concludere la ‘regina’ delle gare ciclistiche e la nostra città è pronta ad accogliere la carovana rosa. Abbiamo un forte legame con il Giro, non solo in termini di partecipazione di pubblico ma anche dal punto di vista organizzativo perché in questi quattro anni abbiamo ospitato anche la tappa dantesca del 2021. Ringrazio Rcs e il presidente della Regione Luca Zaia, senza il suo impegno in prima persona Verona non avrebbe questa grande occasione. L’evento porterà l’immagine di Verona ovunque attraverso foto, video e riprese. Il nostro anfiteatro sarà al centro del mondo sportivo, non solo quindi tempio della musica ma anche luogo dei grandi eventi agonistici”.
Luca Zaia, Presidente Regione Veneto, ha detto: “Ancora un grande Giro, grazie Giro! Grazie per aver scelto ancora le strade venete per celebrare tappe intense e tecnicamente spettacolari, fino all’arrivo all’Arena di Verona, passando per siti Unesco che sono il nostro orgoglio. La collaborazione con il Direttore Vegni e il suo staff è stata ancora una volta perfetta e la grande passione veneta per le due ruote potrà vivere altre tappe ricchissime di spunti sia tecnico-sportivi, sia di valenza storica e culturale per i territori attraversati. Ora facciamo scattare il cronometro. Le lancette girano gioiosamente verso il minuto del Via!”
Paolo Bellino, CEO di RCS Sport, ha dichiarato: Anche quest’anno il Giro d’Italia vivrà di una narrazione, oltre che sportiva, anche culturale, storica e turistica. Questa edizione, la numero 105, avrà di un respiro internazionale importante vista la Grande Partenza dall’Ungheria con il via da Budapest. Mostrare al mondo le eccellenze del nostro Paese è diventato per il Giro uno dei punti chiave sul quale lavoriamo tutto l’anno e durante la corsa in particolare. Le immagini saranno trasmesse nei 5 Continenti e daranno una grande visibilità a tutti gli elementi che la compongono. Sono convinto che anche in questa edizione ci siano tutti gli ingredienti giusti per rendere attraente e appetibile un evento sportivo internazionale come il Giro d’Italia.
Il Direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni, ha sottolineato come: Questo Giro è stato concepito per dare opportunità ai corridori di poter battagliare sin dalle prime tappe cercando una vittoria parziale o inseguendo la Maglia Rosa. Sarà uno dei percorsi più duri degli ultimi anni con i suoi quasi 51.000 metri di dislivello. Ci saranno tante frazioni insidiose già dal rientro in Italia dopo le tre in Ungheria. Abbiamo voluto inserire nel percorso alcune montagne che hanno fatto la storia ciclistica della nostra corsa come il Santa Cristina – che sarà la Montagna Pantani – il Mortirolo, Il Pordoi (Cima Coppi) e il Passo Fedaia ai piedi della Marmolada. Queste salite saranno inserite all’interno delle due tappe chiave del Giro, la Salò – Aprica (che sarà anche la Forzato Wine Stage) e la Belluno – Marmolada (Passo Fedaia). Anche le due cronometro (quella di Budapest e quella di Verona tra le Colline Veronesi) avranno una valenza importante: la prima perché dovrebbe assegnare una nuova Maglia Rosa che potrebbe essere vestita per alcuni giorni mentre la seconda potrebbe essere il giudice finale di questo Giro e cambiare definitivamente la Classifica Generale.
Fonte Federciclismo