Polemiche alla Prosecco Cycling Classic, la risposta del Prosecco Team
Si è svolta lo scorso 2 ottobre a Valdobbiadene, in provincia di Treviso, la granfondo di ciclismo amatoriale Prosecco Cycling Classic, evento organizzato dall’associazione sportiva dilettantistica Prosecco Team.
Una classicissima del panorama ciclistico amatoriale, che ogni anno richiama ai nastri di partenza centinaia di atleti anche da oltre confine.
Quest’anno, oltre alla cronaca sportiva della competizione, si è dovuta registrare la cronaca di una querelle, andata in scena fra l’organizzazione della corsa e la squadra del Team Giordana Cipollini Tuttosport. Questa aveva lamentato trattamenti di disparità verso un suo corridore, Fabio Tugnoli, il quale aveva vista ostacolata la sua iscrizione alla gara. In realtà, a non essere gradita non era solo la partecipazione del ciclista, ma di tutto il team. Tugnoli è comunque riuscito a prendere il via e vincere la corsa.
La sua squadra si e altresì lamentata dei comportamenti poco gentili subiti anche nel dopo gara, cosicché il giorno seguente aveva diramato il seguente comunicato:
3 ottobre 2010 – Fabio Tugnoli, unitamente a tutto il team Giordana Cipollini Tuttosport.com, mai e poi mai avrebbero pensato di subire addirittura il regime di apartheid a 20 anni dalla sua scomparsa.
Questi i fatti. Sabato 2 ottobre, un rappresentante del team si presenta per iscrivere alcuni atleti alla Prosecco Cycling Classic, in calendario il giorno seguente. Dopo una serie di sballottamenti tra un responsabile ed un altro, il ragazzo viene informato che la squadra è indesiderata, per tanto non gli viene accettata l’iscrizione. Giovane e con poca esperienza, torna a casa con la coda fra le gambe.
Fabio Tugnoli però non ci sta, agisce per conto proprio e, dopo molte discussioni, riesce ad iscriversi.
A fronte della quota di iscrizione di 50 Euro, gli viene consegnato un pettorale che lo costringe a partire relegato in ultima griglia. Così è il regolamento e lo accetta.
Fabio conduce un’ottima gara, tanto da passare il traguardo a braccia alzate, vincendo con un distacco di 35.
All’arrivo viene avvicinato dall’organizzatore Massimo Stefani, che lo informa che non verrà premiato, in quanto indesiderato.
Appellatosi alla giuria, la quale non trova nessun motivo per cui squalificarlo, Fabio viene preso in privato, premiato con un mazzo di fiori e congedato con la frase Sappiate che nè tu nè la tua squadra potrete partecipare nella prossima edizione.
Fabio Tugnoli non è un Master Gold, non ha sospensioni nè squalifiche per doping in corso, pertanto non si capisce il motivo di questa discriminazione verso di lui e verso la squadra tutta. Si credeva che l’apartheid fosse un fenomeno terminato nel 1990, ma temiamo che si ripresenti nei confronti di alcuni corridori nella prossima stagione.
Speriamo che tale atteggiamento si limiti a questo spiacevole avvenimento e che non si espanda ad altri organizzatori, obbligandoci a fare inviare i moduli di iscrizione dall’Ufficio Legale.
Massimo Stefani, presidente del Prosecco Team, ha deciso di divulgare il suo comunicato stampa di risposta, per precisare quali motivi hanno scaturito la spiacevole vicenda:
In merito al comunicato rilasciato, in data 3/10/2010 dal Team Giordana Cipollini Tuttosport.com, in merito alla partecipazione dell’atleta Fabio Tugnoli alla Prosecco Cycling Classic, si intende precisare quanto segue, con cortese richiesta di pubblicazione.
La partecipazione del team Giordana Cipollini Tuttosport.com alla Prosecco Cycling Classic è stata respinta, al pari di quanto avvenuto per altri team, sulla base dell’articolo 4 del Regolamento dell’evento, in cui si precisa che l’accettazione delle iscrizioni è a discrezione del Comitato Promotore dell’evento stesso.
A tale proposito, il Comitato Promotore della Prosecco Cycling Classic ha fatto una scelta chiara, non accettando al via i team che interpretano l’evento in maniera non conforme a quanto proposto dall’organizzazione ed escludendo comunque dalla partecipazione i professionisti, gli ex professionisti e i dilettanti, oltre a tutti coloro che siano, o siano stati, soggetti a provvedimenti della Giustizia Sportiva.
Questa scelta assegna all’evento un taglio molto più amatoriale e meno improntato all’agonismo, nel rispetto dei tanti cicloamatori e cicloturisti che ogni anno vi partecipano con tutt’altro spirito.
Sappiamo bene che l’esistenza del cronometraggio può determinare una spinta all’agonismo, ma questo dev’essere comunque sano e rispettoso degli altri partecipanti e delle scelte del Comitato Promotore.
Fabio Tugnoli era stato avvisato, anche da chi scrive, che la sua presenza alla Prosecco Cycling Classic non era gradita. Ma, pur essendo a conoscenza di questo, Tugnoli, senza rispettare una regola di buonsenso e tantomeno il Regolamento della Prosecco Cycling Classic, ha voluto ugualmente presentarsi con la massima indifferenza ai nastri di partenza. Ha così compiuto un gesto che ritengo assai offensivo.
Oltre a questo, la sua iscrizione, effettuata il sabato per interposta persona, ha tratto in inganno il nostro personale in maniera furba. Non solo: a detta dello stesso personale preposto alle iscrizioni, Tugnoli si sentiva addirittura in dovere di partire nella prima fascia.
Voglio ricordare che, da Regolamento della Prosecco Cycling Classic, l’iscrizione a 50 euro del sabato non prevedeva alcun tipo di agevolazione e che le iscrizioni erano aperte dal primo dicembre 2009, dando a molti la possibilità di pagare una quota d’iscrizione sensibilmente scontata e partire in lista rossa
Nel caso di Tugnoli, abbiamo dovuto rispettare il Regolamento Federale che prevede l’ammissione alla classifica per i partecipanti alla gara, anche se l’iscrizione è avvenuta in maniera irrispettosa della nostra volontà e del Regolamento.
Tuttavia, avendo il diritto di scegliere chi accettare o meno all’evento e viste le circostanze che hanno portato alla partecipazione di Tugnoli alla Prosecco Cycling Classic, lo abbiamo escluso dalla cerimonia protocollare di premiazione.
Credo che non ci sia null’altro da aggiungere in risposta al comunicato del Team Giordana Cipollini Tuttosport.com, se non il ribadire la volontà di proseguire, anche per il futuro, nella linea adottata. E non c’è alcun ufficio legale che possa imporre la partecipazione di un atleta, quando questa vada in contrasto con quanto previsto dal Regolamento dell’evento.
Fatto questo chiarimento, che ritenevo doveroso, colgo l’occasione per un arrivederci a tutti gli appassionati che il 2 ottobre 2011 verranno a pedalare nel cuore delle colline del Conegliano Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore.
Massimo Stefani
Presidente Comitato Promotore
Prosecco Cycling Classic