Poggio Bustone ospita i Campionati del Mondo di parapendio
Dal 1 al 12 settembre a Poggio Bustone (Rieti) si terrà la finale della Coppa del Mondo di parapendio (PWC), schierati i 130 migliori piloti delle 26 nazioni che hanno partecipato alle precedenti tappe in Brasile, Corea, Turchia, Francia e Croazia. In palio il titolo di campione del mondo del circuito World Cup.
La conca retina è stata scelta per le eccellenti condizioni meteorologiche, adatte al volo in parapendio. Organizzata dalla associazione Alta Quota di Poggio Bustone con la collaborazione della Pro Loco e di Cornizzolo Eventi, il patrocinio del comune di Poggio Bustone, della provincia di Rieti e della regione Lazio, la manifestazione non nasconde l’obiettivo di fare del volo libero un’attività di richiamo turistico. Infatti la competizione creerà un notevole movimento di persone tra addetti ai lavori, piloti in gara ed appassionati che convergeranno in loco per assistere alla gara.
Cerimonia d’apertura il 1 settembre, ore 20, in piazza Emo Battisti a Poggio Bustone, presenti il sindaco Alberto Cerroni, per la provincia il presidente Fabio Melilli e l’assessore allo sport Francesco Tancredi, i consiglieri regionali Annamaria Massini, Antonio Cicchetti e Mario Perilli, l’onorevole Guglielmo Rositani ed il senatore Angelo Maria Cicolani. Sfilerà il complesso bandistico di Poggio Bustone, mentre nella vicina piazza Regina Elena sarà imbandito un buffet per circa 250 tra ospiti e piloti.
Meteo permettendo, si disputerà una manche al giorno per determinare la classifica finale: i piloti s’innalzeranno in cielo dal decollo di Monterosato per toccare punti salienti del territorio sabino, con percorsi di decine di km lungo la pedemontana reatina. Le correnti d’aria ascensionali saranno l’unico motore dei parapendio, silenzioso ed in perfetta sintonia con l’ambiente.
Particolare risalto avrà la giornata del 5 settembre, quando la carovana della PWC si trasferirà in Abruzzo per disputare una prova con decollo da Campo Imperatore e atterraggio ad Onna, il paese che il recente sisma ha reso tristemente noto.
Articolo e foto di: Gustavo Vitali