Pedalare Controvento! Ciclismo femminile nella storia: figlio di un dio minore
L’autore del libro, Mario Cionfoli è un medico sportivo e chirurgo. Esperto di ciclismo, collabora con alcuni musei del ciclismo storico, partecipando con le proprie bici d’epoca.
Quando si parla di imprese al femminile, si tratta sempre di grandi sfide. Come l’uomo, infatti, anche la donna desidera poter superare i propri limiti nonostante le difficoltà: il razzismo, la sottomissione, il pregiudizio, l’intolleranza, la vergogna, lo scherno. Il coraggio di andare oltre e dimostrare il proprio valore accompagna le donne anche nello sport e soprattutto nel ciclismo, dove l’agonismo, la competizione e l’antagonismo erano già nei secoli scorsi solo una prerogativa maschile. La donna era una presenza estranea e fuori luogo: l’uso della bicicletta da parte loro andava ostacolato in tutti i modi, per non prevaricare il ruolo degli uomini. Le donne, invece, consideravano la pratica del ciclismo come un mezzo di emancipazione. Ecco quindi che la donna cambia modo di comportarsi e di vestirsi, ed è pronta per rivendicare i propri diritti.
Questo libro parla della storia del ciclismo femminile tra aneddoti, note storiche e immagini d’epoca. Parla soprattutto delle donne, della loro forza, coraggio, determinazione, volontà, libertà, dignità, stile, emancipazione: sentimenti e fatti accaduti che solo uno sport duro come il ciclismo sa esaltare e che vanno al di là di ogni risultato, vittoria, record sportivo, razza o sesso.
Gli aneddoti su Alfonsina Strada, la ciclista italiana più famosa di inizio ‘900, sono una chicca letteraria, con la protagonista che stabilisce il record sull’ora e diventa la vedette dei velodromi francesi. Quando corre su strada, come al Giro di Lombardia del 1917, gareggia con gli uomini con personaggi come Costante Girardengo, quindi nel 1924 viene invitata al Giro d’Italia.
Protagonista del libro, anche se non in bicicletta, Giulia Occhini, la famosa “Dama Bianca” di Fausto Coppi, una storia d’amore che la portò addirittura in carcere con l’accusa di adulterio; anche questa era l’Italia degli anni ’50.
E ancora le campionesse degli anni ’80-90 l’italiana Maria Canins e francese Jeannie Longo, protagoniste al Tour de France, al Giro d’Italia, ai Mondiali e alle Olimpiadi, con la prima protagonista a 360°, dalla bici allo sci di fondo.
In chiusura del libro l’intervista di Carlo Delfino a Edita Pucinskaite, Lituana, ciclista professionista dal 1993 al 2010, Ha vinto Mondiali, Tour de France e Giro d’Italia. Un ciclismo femminile che snobbato anche nei grandi eventi, assurge poi all’onore cronache quando magari porta a casa medaglie ai Campionati Mondiali dove latitano i successi maschili,
Formato: 15×21
Pagine: 176 con foto a colori
Prezzo: € 16,00
Per informazioni:
Ufficio stampa Marcianum Press – Studio Calliandro Comunicazione