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Parigi-Roubaix, vince l’olandese Terpstra


Edizione numero 112 della Parigi-Roubaix, una delle classiche più emozionanti del ciclismo.

Una gara famosa per la durezza del suo tracciato, con i tanti tratti in pavè che mettono a durissima prova la forza atletica dei ciclisti. Tantissime le emozioni di questa edizione 2014, con molte cadute e colpi di scena che hanno animato la corsa.

I favoriti d’obbligo sono due: Fabian Cancellara, vincitore dell’ultima edizione e in totale trionfatore già tre volte alla Roubaix e Tom Boone, alla ricerca del quinto successo.

Ed è proprio il norvegese che rompe gi indugi fra i big, quando mancano ancora più di 60 chilometri all’arrivo. Boonen, proprio lungo un tratto di pavè, parte e va a riprendere i quattro corridori che erano in fuga. Il gruppetto di testa, tirato ora da Boonen, arriva a guadagnare quasi 50 sugli inseguitori.

A 30 dall’arrivo, però, Cancellara, Sagan e Vanmarcke allungano per andare a riprendere i fuggitivi. A 21 chilometri dalla conclusione, è Sagan che prova l’azione di fuga. La risposta dei favoriti non si fa attendere e inizia un susseguirsi di allunghi e scatti, per tentare di dare la scossa decisiva alla gara che resta però molto incerta.

Si forma in testa un gruppetto di cinque: Cancellara, Sagan Vanmacrcke, Stybar e Degenkolb, mentre Boonen resta staccato in in gruppo di sei, nel quale ci sono anche Bradley Wiggins, Thomas, De Backer, Terpstra e Langeveld.

I due gruppo si ricongiungono e l’olandese Niki Terpstra se ne va. La sua azione è forte ed efficace e l’olandese resta da solo in testa a 6 chilometri dall’arrivo. Allunga, ed entra da solo nel velodromo dove è posto lo storico arrivo della Parigi-Roubaix. Per Terpstra, una grande vittoria.

Marco Ceste