Paratriathlon: il bilancio dei mondiali di Auckland
Domenica scorsa, c’è stato l’esordio mondiale per il Paratriathlon azzurro ad Auckland che ha dato segnali importanti e positivi per la crescita di questo settore che, in questo primo anno di attività ufficiale, ha già regalato tante soddisfazioni. Di seguito il resoconto del CT Simone Biava.
Per L’Italia del Paratriathlon quelli di Auckland sono stati i primi Campionati Mondiali, ho voluto fortemente esserci, per dare agli atleti un giusto stimolo, ma soprattutto per renderci conto dello stato dei lavori di questo settore, in esponenziale cresta in vista dei giochi di Rio 2016.
La trasferta è stata logisticamente complessa, non solo per la distanza, per l’adattamento al fuso e al meteo, ma sopratutto da un punto di vista emotivo: confrontarsi con i migliori al mondo, non è cosa semplice e automatica, per molti di loro questa è stata la prima esperienza di tale portata. Sono convinto che solo affrontando le reali difficoltà il movimento potrà crescere.
Vi è un’altra considerazione nello sport disabile praticato nel Triathon, mi riferisco al sistema di classificazione degli atleti : ci siamo trovati con Ferrarin e Bozzato spostati di categoria, competere con atleti con possibilità fisiche notevolmente superiori, siamo riusciti poi per Ferrarin a riottenere la categoria originale (TRI3) mentre per Bozzato ciò non è stato possibile.
Da un punto di vista agonistico i risultati sono stati positivi.
4° Michele Ferrarin (tri 3) Michele ha fatto un buon nuoto, e un ciclismo molto equilibrato, purtroppo il riacutizzassi di un recente infortunio occorsogli a Tirrenia, non gli ha permesso di dimostrare il suo reale valore.
5° Andrea Bozzato (tri 5) ottima prova in tutte le frazioni, ha dimostrato di essere competitivo anche in una classe a lui fortemente svantaggiosa.
8° Colombo (tri 5) Ottima la frazione ciclistica, un po’ in tensione nella prima frazione ed in linea con la frazione di corsa.
11° Alessio Borgato (tri 4) non è riuscito a ripetere le grandi cose fatte ad Eilat e Nancy, purtroppo non è riuscito ad adattarsi completamente alla trasferta, sono sicuro in futuro ci regalerà altre belle soddisfazioni.
12° Andrea Devicenzi (tri 2) è incappato in due penalty box, peccato perché era partito con un buona frazione in acqua e in bici.
Sono soddisfatto di questo grande gruppo che in meno di anno ha fatto cose impensabili: 2 ori (Michele Ferrarin e Andrea Bozzato) e 2 bronzi (Alessio Borgato e Andrea Devicenzi) agli Europei di Eilat, e 2 bronzi (Alessio Borgato e Alessandro Grassi) al Mondiale di Duathlon Nancy.
Ringrazio tutti gli atleti che si sono lanciati con coraggio e un po’ di pazzia in questa avventura, anche quelli che non erano presenti ad Auckland ma sono sempre stati fondamentali per il gruppo. Ringrazio lo Staff, che mi ha supportato e sopportato in tutto, con professionalità e amicizia. Neil Mac Leod, Antonella Giusti, la Direzione sportiva, Alessandro Bomprezzi e Daniela Garratoni; Marco Bardella per le splendide immagini che hanno narrato le nostre avventure.
Ufficio Stampa FITRI