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NorthCape4000: da Firenze a Capo Nord in bici


Attraversare l’Europa in biciclettapuò sembrare una cosa folle, ma l’anno scorso è stata vita sportiva reale per il vigile/ciclista di Ivrea Maurizio Pitti, canavesano di origini e residente a Donnas in Valle d’Aosta, e l’amico Franco Morgani, di Quincinetto, un esperto ciclo turista non nuovo a questo tipo di viaggi avendo già negli anni affrontato numerosi ciclo viaggi in Spagna, in Portogallo, in Germania, in Olanda.

Da Firenze a Capo Nord in bici dunque, attraverso ben 7 stati europei: Italia, Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia. Un viaggio avventura di circa 4500 chilometri, un mese passato in sella a pedalare su una bicicletta che ha trasportato tutto il necessario per l’autosufficienza: dal necessario per dormire, tenda e sacco a pelo, all’occorrente per l’igiene personale, al kit di manutenzione delle biciclette, agli indumenti di ricambio, all’occorrente per cucinare.
Ma non si trattava di un semplice viaggio vacanza, si trattava di una vera e propria gara, la NorthCape4000, che oltre all’autonomia del viaggio prevedeva alcuni punti fissi di passaggio quali il Brennero (Italia), Norimberga (Germania), Stoccolma (Svezia) e Rovaniemi (Finlandia). Il tutto tra il 29 luglio e il 23 agosto 2017.

“Gli imprevisti ci sono stati – dice Maurizio Pitti – ma uno alla volta li abbiamo superati. Ad esempio abbiamo sbagliato più volte la strada, allungando a volte le tappe, alcune forature, la rottura di un paletto della tenda.

Proprio nell’ultima settimana Maurizio Pitti è stato colpito da problemi di stomaco, ma andando verso Capo Nord è stato ovviamente il clima la variabile più intensa da affrontare.
“Nel Nord Europa il tempo cambia in modo repentino, – dice Maurizio Pitti – magari partivamo col sole e dopo mezz’ora eravamo sotto la pioggia. Nonostante tutto riuscivamo a continuare a pedalare. Anche le temperature sicuramente non ci hanno aiutano, abbiamo viaggiato spesso con temperature che al mattino che si aggirano intorno agli 8/10°C. Abbiamo affrontando questa gara come un viaggio, senza velleità di classifica, godendoci ogni chilometro di strada.

In un viaggio così lungo l’affidabilità delle biciclette era fondamentale, e qualche problema meccanico c’è stato. Hanno dovuto fare una manutenzione straordinaria in quanto a uno dei due mezzi si è letteralmente rotto il canotto che regge il manubrio mentre sull’altra bici c’è stata una manutenzione d’emergenza ad un pedale.
Fortunatamente si trovavano nei pressi di una cittadina e un meccanico non è stato così difficile trovarlo. Cosa diversa sarebbe stato se il guasto fosse accaduto lontano da un centro abitato. In queste zone, raccontano i due, le distanze tra un paese e l’altro, tra un centro abitato e un altro sono davvero considerevoli, si pensi che alle volte percorrevano anche dai 60 agli 80 km prima di trovare un benzinaio o un alimentari. Inoltre, altra difficoltà, è la presenza di alcuni tratti di strade sterrate che con le biciclette da strada e con le frequenti piogge diventavano difficili da percorrere rallentando la marcia. E poi curiosi incontri lungo il percorso, con gruppi di renne che si trovano sia ai bordi che al centro delle strade, bisognava fare attenzione, avere pazienza ed evitarle.

Maurizio Pitti e Franco Morgani sono arrivati a Capo Nord dopo ben 24 giorni 5 ore e 15 minuti dalla partenza di Firenze. Un’esperienza che ha visto i due ciclisti percorrere ben 4080 km in totale, attraversare ben 7 Stati europei, pedalare per 170 km al giorno di media, insomma una fatica che solo due persone determinate e preparate potevano portare a termine. Gli ultimi tre giorni, inoltre, per rendere le cose ancora più difficili, il tempo è stato inclemente, infatti hanno dovuto pedalare sotto una pioggia scrosciante e con temperature che si aggiravano intorno ai 10° di giorno mentre la mattina alla sera scendevano ai 5/6°. Insomma, condizioni difficili, che nell’ultima giornata proprio nei pressi di Capo Nord si sono accentuate anche per la presenza del forte vento.
Ancora oggi siamo felici di aver portato a termine questa sfida, – dice Maurizio Pitti – le insidie e le difficoltà ci sono state ma una ad una siamo riusciti a superarle, facendo squadra e facendoci forza a vicenda. La soddisfazione è tanta anche se ancora non ci crediamo, anzi addirittura ci spaventiamo se guardiamo la cartina per la strada fatta. Per quanto riguarda il loro piazzamento, la gara non prevedeva una classifica, ma semplicemente un ordine di arrivo. In questo ordine di arrivo Pitti e Morgani hanno terminato in 35^ posizione su oltre 80 partenti.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.