Niner Air9 in carbonio e Cannondale Simon la prima sospensione elettronica per mountain bike
Interbike è forse la fiera d’oltre oceano più importante dell’anno, come ogni anno le novità interessanti non sono mancate così come gli azzardi tecnologici, del susseguirsi di notizie che arrivano da Interbike tramite i siti americani e inglesi di riferimento due sono quelle che ci hanno maggiormente incuriosito.
La prima è quella più concreta, l’ormai affermata casa americana specializzata nella costruzione di telai per ruote da 29” ha proposto una versione in carbonio dell’Air9 da cross country, si tratta del primo telaio marchiato Niner interamente in carbonio a conferma della bontà e della solidità dell’idea che sta alla base della giovane casa americana che nel giro di pochi anni si è ritagliata uno spazio tra gli appassionati sempre maggiore facendo in parte da traino anche per altri marchi ben più blasonati.
La Air9 Carbon è stata proposta in due versioni una classica con forcella ammortizzata per ruote da 29” e gruppo Sram XX, mentre la seconda versione più purista, diciamo così, con forcella rigida sempre in carbonio e single speed.
Negli Stati Uniti le 29” sembrano essere ormai un concetto solido che si è saputo ritagliare uno spazio più che importante nel mercato degli appassionati, qua da noi il vociferare intorno alle bici con le ruotone si fa sempre più rumoroso e anche qua è facile vedere sempre un maggior numero di bici da 29” specialmente nelle gare endurance, resta forse ancora un pò di scetticismo tra i frequentatori delle gare XC più dovuto probabilmente alla morfologia di terreno che spesso si trova in Italia che non sembra prestarsi a questo tipo di biciclette.
La seconda novità che ci ha colpito è forse più uno studio di concetto che un qualcosa di realizzabile a breve termine, Cannondale ha infatti proposto un nuovo modello la Simon che prende il nome dall’ingegnere che ha lavorato allo sviluppo. La novità interessante è la gestione elettronica della forcella, è stata scelta ovviamente una Lefty per la sua rigidità e precisione ed è stato sviluppato un computerino che non è molto diverso da un classico contachilometri nell’aspetto, ma in realtà gestisce interamente il funzionamento della forcella durante l’utilizzo. Il software che gestisce il tutto non fa altro che analizzare il comportamento della forcella durante il normale utilizzo del mezzo e ne regola la risposta.
Sono previsti anche dei sistemi di mappatura simili a quelli utilizzati per le MotoGP che permettono di variare il comporamento in corsa utilizzando il comando sul manubrio. Per una descrizione più dettagliata del funzionamento potete collegarvi a bikeradar.com o seguire la discussione su mtb-forum.
Ovviamente è solo un progetto agli inizi che richiede maggior sviluppo e testing, probabilmente passerà molto tempo prima di vedere un sistema del genere nei campi gara.
Dopo lo studio in galleria del vento fatto da Trek per i modelli da discesa, la forcella a gestione elettronica cosa dobbiamo ancora aspettarci?