Nella Fausto Coppi Le Alpi del Mare successi di Enrico Zen ed Erica Magnaldi nel lungo, di Barazzuol ex-aequo Padoan e Cappiello nel medio
Si è corsa ieri domenica 10 luglio, con partenza da Cuneo in piazza Galimberti, la 29^ edizione della granfondo internazionale La Fausto Coppi Le Alpi del Mare, la più importante granfondo ciclistica del nordovest d’Italia ed una delle grandi classiche del panorama internazionale.
Due i percorsi: un lungo di 177 km e 4125 m di dislivello e un medio di 111 km e 2510 m di dislivello.
La granfondo, che ha visto la partenza di 2200 atleti da 23 nazioni, passa quattro colli e attraversa alcune delle più suggestive località della provincia di Cuneo. La cima principe è il Colle Fauniera o Colle dei Morti (Quota 2481 m) simbolo della gara.
Si temeva pioggia ed invece è stato un sole pieno per tutta la gara, con una temperatura che ha sfiorato i 35°C.
La gara principe è stata condotta con strategia e intelligenza dal bassanese Enrico Zen del Team Beraldo Greenpaper che ha risparmiato le forze per oltre metà gara ed ha poi attaccato sul Fauniera.
Le prime “scaramucce” si vedono già poco dopo la divisione del percorso al Viadotto Soleri, all’imbocco della salita al Colle di Valmala. Qui un gruppo di 5 corridori si stacca, capitanato da Enrico Dogliotti (Team DeRosa Santini), da Pavel Agaronov (Team ACSI Pavia), da Matteo Grimaldi (Progetto Bici Genova), seguiti a poco distacco dal danese Nordbakken e da Paolo Castelnovo (ASD Team UCSA).
Enrico Zen resta indietro insieme ad un altro gruppo di inseguitori; con lui c’è anche Paolo Cini (ASD Genetik Cycling Team), che arriverà poi terzo al traguardo.
I cinque in fuga si danno il cambio a tirare, fino alla salita di Montemale, con il resto del gruppo di inseguitori, a circa 4’. In località La Piatta, Castelnovo e Dogliotti allungano sui compagni di fuga e restano in due fino a Monterosso Grana.
Poco dopo, a Castelmagno, ai piedi del Fauniera Castelnovo passa Dogliotti ed inizia, in solitaria, la salita impegnativa verso il santuario, ad una velocità di gara di ben 17 km/h.
Castelnuovo resta solo fin quasi a 3 km dalla cima. Dietro di lui Enrico Zen ha preso il controllo del gruppo di inseguitori ed ha iniziato una formidabile rimonta a colpi di pedale, che lo porta a raggiungere Castelnovo, a superarlo e a vincere il GPM principe, della granfondo, su Castelnovo a 1’16” e Fabio Cini che segue a 7 minuti.
Enrico Zen mette il turbo dopo la cima e affronta l’impegnativa discesa di 22 km, nel vallone dell’Arma fino a Demonte staccando Castelnovo di oltre 10’.
Sull’ultima salita di Madonna del Colletto, il distacco da Castelnovo supera i 14 minuti.
Arriverà a Cuneo dopo 5h46’36’’ di gara correndo ad una media di 30,64 km/h.
Dietro di lui a 14’:18’’ volata tra Paolo Castelnovo e Fabio Cini. Vincerà il primo per soli 4”.
Nelle donne del lungo, bella gara della cuneese Erica Magnaldi (Team DeRosa Santini), vincitrice delle edizioni 2014 e 2015 della mediofondo che quest’anno affronta per la prima volta il percorso principe. 22^ assoluta, Erica conduce la gara in testa sin da subito ed arriva al traguardo dopo 6h30’53” di gara e oltre 19 minuti di distacco sulla belga Van der Moeren e 54’ di distacco su Claudia Gentili (Team Giletti C.S.)
Nella mediofondo, vittoria a pari tempo di Jacopo Padoan (FLJ Sport Solution), che taglia il traguardo stringendo la mano di Filippo Barazzuol (ASD Cicli Boscaro). Il cronometro vorrebbe Padoan in testa per pochi centesimi. Verranno premiati insieme per il bellissimo gesto.
La vincitrice della gara mediofondo è la torinese Olga Cappiello (Team DeRosa Santini), che lo scorso anno era stata la prima donna del percorso lungo. Vince con 3’:05” di distacco sulla compagna di team, Ilaria Veronese e con 17’:11’’ sulla cuneese Rossella Taravelli (GS Passatore).
Le classifiche sul sito WWW.FAUSTOCOPPI.NET
INTERVISTE
Filippo Barazzuol:
“Io oltre al ciclismo su strada mi sono sempre dedicato alla mountain bike. In realtà su strada non mi piace molto correre, infatti fatico moltissimo. Dopo i primi 20 km ero sfatto e credevo di non farcela. Le salite qui alla Coppi sono sempre molto faticose ma oggi si stava davvero bene, non faceva troppo caldo. Sono stato contento di aver percorso questa gara con Jacopo; ho fatto un po’ di fatica alla salita della madonna del colletto quando Padoan ha cercato di distanziarmi. Mi sarebbe piaciuto che il finale fosse in cima alla Madonna del Colletto, perché gli ultimi chilometri li ho percorsi a testa bassa; ero davvero molto stanco. Ringrazio comunque tutti perché questa manifestazione regala sempre grandissime emozioni e paesaggi spettacolari.
Enrico Zen:
“Ho trovato la gara molto bella, organizzata benissimo, non abbiamo incontrato nessuna macchina sul percorso. Tutto perfetto!
Sono stato indietro fino alla salita del Fauniera, nel gruppo degli inseguitori perché davanti c’era Castelnovo che stava tirando molto e andava molto forte in salita per cui se volevo provare a raggiungerlo dovevo provarci lì. L’idea iniziale era di provare solo sull’ultima salita e quindi rimanere con il gruppetto dietro. Poi la corsa si è svolta così e ho pensato “o la va o la spacca” ; ho provato sul Fauniera e sono riuscito a prenderlo. Ho deciso di provarci a circa 15 km dalla cima, ho forzato un attimo e li ho ripresi. Poi sono rimasto da solo. Questa è la mia prima Fausto Coppi. L’ho scelta perché ho visto il percorso e mi è piaciuto molto.
Il Fauniera non l’avevo mai fatto e siccome per me la bici è anche un motivo per vedere posti nuovi mi sono incuriosito e ho deciso di partecipare.
Erica Magnaldi:
“Abbiamo iniziato la prima salita tutti in gruppo e subito ho provato nei primi chilometri a forzare un po’ la mia andatura per vedere come reagivano le avversarie, soprattutto quella che pensavo andasse di più, la Gentili. Ho visto che era un po’ in difficoltà e allora ho aumentato un pochino poi ho continuato con un andamento regolare e ho scollinato il Fauniera già in testa. Poi da li sono rimasta con un mio compagno di squadra e abbiamo raggiunto le discese, un po’ strette però pulitissime. La prima donna l’ho staccata già su a Valmala, poi ho continuato in solitaria e ho cercato di gestirmi un po’ le salite perché non avevo mai fatto una gara così lunga e avevo paura di non farcela. Gli anni scorsi ho vinto il medio e il lungo non l’avevo mai tentato. Quest’anno ho deciso di fare il lungo perché mi sentivo particolarmente in forma e domenica scorsa avevo vinto la Maratona delle Dolomiti che era già di 140 km e allora, visto che sono di Cuneo ho detto: una volta nella vita devo farla. Sto provando davvero una grande emozione e sono contentissima perché ho vinto in casa.
Fonte organizzazione