Nella Cronometro Olimpica Fabian Cancellara e Kristin Armstrong nella leggenda, Elisa Longo Borghini ottima 5a
Se lo chiamano “Spartacus”, il gladiatore invincibile, e “la Locomotiva di Berna”, un motivo c’è. Fabian Canellara, svizzero ma di chiare origini italiane, entra nella leggenda del ciclismo, anche se già c’era, perchè vincere un’Olimpiade nel proprio sport, nella propria specialità è un sogno, vincerla due volte una cosa che solo i grandi di uno sport riescono a fare. E così, nell’ultimo anno di attività agonistica, quando in pochi pensavano che fosse possibile, vuoi per l’età, vuoi per il percorso, 53 km con 1000 metri di dislivello, ecco che mette in fila tutta la concorrenza, fatti di grandi specialisti delle prove contro il tempo, e si mette al collo la medaglia d’oro, la seconda dopo quella di pechino 2008. Un modo migliore per uscire di scena non poteva immaginarlo. Non potevano bastare le vittorie di quest’anno, il titolo nazionale a cronometro, le Strade Bianche, qualche cronometro. Il Gladiatore doveva inventare qualcosa di particolare per questo suo ultimo anno di attività. Ha scelto la scenografia più bella, quella disegnata lungo la costa frastagliata di Rio, con la salita nella foresta di Grumari. Ha vinto una gara esaltandosi nel suo svolgimento, dimostrando che è un vero “gladiatore” delle due ruote, che non importa se il percorso ha salite, discese, piove e tira vento: Spartacus ha vinto le Olimpiadi. Alle sue spalle i favoriti dai pronostici, l’olandese Tom Dumoulin 2° a 47” e il britannico Chris Froome 3° a 1h02”, che sperava nell’accoppiata d’oro con il Tour de France, ma contro il Cancellara di oggi c’era ben poco da fare anche per lui.
Per gli italiani era in gara il solo Damiano Caruso, finito 27° a 7’31” da Cancellara, dopo che la caduta di sabato ha messo fuori dai Giochi Olimpici il nostro fuoriclasse Vincenzo Nibali, che non era il favorito per la crono, ma un piazzamento nei dieci e forse nei cinque avrebbe potuto ottenerla.
Gara femminile
E’ andata sicuramente meglio per i colori azzurri nella gara femminile, con la bravissima Elisa Longo Borghini che a tre giorni dal bronzo nella prova su strada, lotta di nuovo per salire sul podio anche a cronometro, arrivando comunque quinta
La medaglia d’oro va ad un’altra leggenda del ciclismo olimpico, con l’americana Kristin Armstrong, che sta per compiere 43 anni, che vince la sua terza Olimpiade di fila nella cronometro: formidabile! Argento alla russa Olga Zabelinskaya, staccata di 5”, mentre il bronzo va all’olandese Anna Van der Breggen, la campionessa olimpica della prova in linea. Quarta l’altra olandese Ellen Van Dijk e quinta appunto l’azzurra Elisa Longo Borghini.
Ho dato tutto nei pezzi più impegnativi – ha detto l’azzurra al termine della gara -, sono contenta del risultato anche perché non avevo preparato questa crono. Un bel percorso, emozionante nonostante le difficoltà. Queste Olimpiadi sono una bellissima esperienza.