Naturaid 2008:
Ci arrivano gli aggiornamenti dall’amico Maurizio Doro, direttore di gara del Naturaid 2008 che si sta svolgendo in questi giorni in Marocco, i venti bikers stanno procedendo sul tracciato, ci sono stati alcuni inconvenient di carattere climatico ma non sembrano aver creato troppi problemi, vi lascio alla mail di Maurizio…
Ecco ancora un nuovo Naturaid all’insegna dell’imprevisto e dell’estermo. Naturaid probabilmente vuol dire vivere un momento della propria vita nell’incertezza dove nulla è sicuro e nulla è certo, in un lemma che racchiude una grande essenza: LA VITA E’ UN’AVVENTURA.
La gara è partita molto bene e a grande ritmo, il primo gruppo dei forti che aspirano alla vittoria con in testa lo svizzero Reto Koller già vincitore delle ultime 2 edizioni seguiva le piste nella notte
pedalando nel falsopiano a velocità che a volte superavano i 30 km orari.
La jeep di testa con il direttore di gara Maurizio Doro, che ripercorreva il tracciato già in parte segnato nei punti più difficili faceva fatica a seminarli specialmente nei tratti più dissestati e in discesa.
L’alba depositava i concorrenti in una piana desertica dove l’occhio si perdeva e non raggiungeva l’orizzonte. Una scena che solamente al mare la si può trovare. Al Cp1 dopo 73 km, i primi arrivati sono lo svizzero Reto Koller e il forte triatleta trentino Mauro Miorelli che ha partecipato a tutte le 5 edizioni del Naturaid Marocco e tra i candidati alla vittoria.
La loro media è oltre i 20 km/h.I loro visi sono rilassati e la stanchezza sembra ancora non esistere.
Ad una manciata di minuti cominciano ad arrivare anche gli altri a piccoli gruppi che non riescono a mantenere il loro sostenuto ritmo. Ma la gara è ancora lunga e tutto può accadere.
Al primo CP arrivano anche le due ragazze Ausilia Vistarini e Ilaria Balzarotti, tra le più forti biker solitarie delle 24 ore italiane. Sono le ultime distanziate di qualche ora, ma viaggiano sole e
scattano anche delle foto.
La situazione sembra essere sotto controllo e prime Jeep si muovono velocemente verso il Cp2 che dista 110 km. Il percorso è impegnativo ma la pista tracciata la settimana precedente era chiara e scorrevole e solamente l’attraversamento di un letto di un fiume al 130 km poteva creare qualche disagio per il fondo ghiaioso e la necessità di spingere la bici per qualche tratto.
Con questa idea il direttore di gara segue alcune varianti più corte per predisporre al meglio il CP2 dove sono attesi i primi per le ore 14:00-15:00 circa.
La giornata è splendida e l’attesa è serena fino alle 13:15 quando Mauro Miorelli telefona al Direttore di Gara Maurizio Doro per informarlo del suo abbandono per rottura irreparabile del cambio
dovuta al grande fango e sassi in una zona fra le decine di colline.
Sembra una situazione irreale e di un altro ambiente, ma la lunga telefonata fa capire che i concorrenti si trovano in grande difficoltà, il road book non corrisponde alla realtà attuale. Tutti parlano di pista inesistente, fango, acqua, sassi, canaloni, riferimenti che non esistono. Ognuno prende una direzione diversa tra le varie valli che sembrano tutte uguali.
Il momento è drammatico, si predispongono i vari interventi. Una jeep recupera il Miorelli e il Direttore dal Cp2 che dista circa 50 km si reca direttamente sul posto. “La situazione che si presenta ai miei occhi ha dell’inverosimile,scendendo dall’altipiano entro in una gigantesca
colata di ghiaia e giganteschi sassi. Tutto compresa la facile pista, è stato spazzato via da una eccezionale piena dovuta alle forti precipitazioni dei 2 giorni precedenti. Io e il mio autista ci guadiamo negli occhi sbalorditi. Quasi non lo vedo perché immediatamente la mia mente è la con loro, i naturaider che stanno facendo ……… la loro avventura. Devo controllare le mie emozioni e pianificare assieme al mio Staff Fabrizio e Claudio tramite collegamenti telefonici un piano per tenere la gara sotto controllo e ricercare tutti i concorrenti fuori pista.
Mi addentro sul ghiaione principale seguendo una ipotetica pista creata da canali d’acqua e dopo aver parlato con alcuni berberi abitanti nelle grotte scavate nell’argilla, vengo a conoscenza che
tutti sono in balia di queste nuove false piste. Fortunatamente localizzo immediatamente 3 concorrenti, sono in questo momento i primi, hanno interpretato bene i gesti delle popolazioni locali che li hanno indirizzati direttamente sull’altipiano.
Poi dopo 30 minuti raggiungo un gruppetto di 6 atleti, fortunatamente sono assieme e si sostengono. Con loro anche le due ragazze. Giriamo sulla gigantesca colata e tra le colline per un’ora, io non riconosco assolutamente il mio precedente passaggio e pure altre jeep di francesi sono persi in questo luogo lunare.
Do loro le indicazioni necessarie per tornare indietro e con l’aiuto del mio GPS ritrovo il difficile e piccolo passaggio che ci porterà sull’altipiano. Sono le 18: 30 comincia a scendere il buio….. ma loro almeno sono salvi.
Continua la ricerca. Vari contatti telefonici chiariscono altre situazione, lo svizzero Sami e Reto e i 2 Belgi sono sulla pista principale a circa 25 km dal CP2, mentre Daniele Modolo grande esperto in gare estreme assieme all’amico Sebastiano Favaro sono arrivati al CP2. Mancano in 4, il gruppo del Tour De Pance. Spero siano rimasti assieme.
Sono le 21:00 ma la luna rende affascinante un paesaggio a dir poco da fantascienza. Un’altra conferma dalla Jeep di Claudio che setacciava la parte finale dell’altipiano: sono sulla pista tutti e 4. Bravi e tenaci, hanno continuato sulla lunga colata per svariati km spingendo la bici, aiutandosi nei passaggi più difficili e poi hanno raggiunto la pista alta salendo direttamente sulla ripida collina di argilla. Solidarietà fra di loro e grande voglia di arrivare. Tutti sono presenti all’appello, tutti hanno trovato la pista principale. Un plauso a Daniele Modolo e Sebastiano Favaro che hanno scavalcato per
ore diverse colline con la bici in spalla ed hanno raggiunto il CP per primi con 30 min di vantaggio.
Il tempo sembra brutto in alcune pari del Medio Atlante e ho dato uno stop obbligatorio a tutti i concorrenti al CP2. I primi partiranno alle 03:00 di mattina del 15 con i rispettivi distacchi.
Guadagneremo tempo nella speranza che l’acqua di ulteriori guadi futuri sia più bassa e sicura.