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Mountain bike mia ma quanto mi costi!?!?


Bene, le nostre bike ora sono in garage a riposare, la recente ondata di neve che ha coinvolto un pò tutta Italia ha fatto desistere anche gli ultimi irriducibili della pedalata ed è arrivato così il momento dell’ultimo lavaggio e oliaggio prima di coprire la mountain bike con un vecchio lenzuolo per proteggerla dalla polvere fino al prossimo febbraio.

Cosa possiamo fare quindi?…semplice facciamo il punto sulla stagione conclusa da un punto di vista puramente economico. Partiamo con la manutenzione alla bike, partiamo dalle cose più semplici, le forature, in una stagione non troppo sfigata contiamo un minimo di dieci forature, non per tutte è necessario una camera d’aria nuova è vero, ma contiamo senza esagerare una spesa stagionale di circa 30 euro per le camere d’aria, a queste vanno aggiunte le spese per almeno una sostituzione pastiglie freno, considerando la coppia davanti e dietro, spendiamo circa cinquanta euro. Cosa aggiungere ancora…una nuova catena nel caso (non il mio) che facciamo veramente tanti chilometri in una stagione una sostituzione ci sta e sono altri 25 euro, infine i copertoni, anche qua il discorso è parecchio variabile, ma in linea di massima una sostituzione all’anno ci sta dentro e sono circa 60 euro per la coppia. Se tutto va bene e non capitiamo in rovinose cadute o sfigatissimi guasti che ci fanno spendere centiaia di euro come fossero bruscolini ce la siamo cavata con poco più di cento euro, tutto sommato una spesa accettabile per mantenere il mezzo in ottime condizioni…ma allora cos’è che ci costa davvero troppo?

Facile…partecipare alle gare, siano esse gran fondo, enduro o cross country, la spesa minima attuale che bisogna fare per iscriversi sono 20 euro, a questi vanno aggiunti costi di trasferta che spesso non coinvolgono una sola persona ma almeno un amico, una fidanzata o, caso ben più esoso, una famiglia intera e se va bene ci si sposta in giornata altrimenti si sta fuori il week end.

Quindi ai 20 euro di iscrizione vanno aggiunti, facendo un rapidissimo conto: circa 60 euro di benzina per un pieno, 15-20 euro di autostrada, 20 euro per un pranzo (moooolto economico), abbiamo già superato i 100 euro per una sola gara.

Contando che un amatore in una stagione si dedica ad una decina di gare, sempre facendo i conti in modo grossolano, va a spendere 1000 euro per le trasferte e le partecipazioni alle competizioni…apperò mi viene da dire!

Ok…un’altra domanda che mi viene in mente, uno non partecipa alla gara per il pacco gara, d’accordo, ma cosa contengono di solito i pacchi gara alle varie competizioni?…dunque quest’anno ho visto: integratori, bevande energetiche, brioches, salami, bottiglie di vino, maglie, magliette, cappelli, orologi di plastica, buoni pasto, materiali tecnici di dubbia qualità e dalle taglie spesso un pò sballate, mi fermo tanto potrei andare avanti ancora…

Massimo rispetto per i comitati organizzatori che mettono anima e corpo nella preparazione di una gara…ma proprio non riesco a capire dove vanno a finire i soldi delle iscrizioni perchè i suddetti pacchi gara sono quasi sempre composti da materiali offerti dagli sponsor, i premi per i vincitori non sono mai tali da giustificare tale esborso e a volte i pasta party finali sono piuttosto ridicoli.

I giudici di percorso prendono una quantità di soldi proporzionale al numero di iscritti, i diritti di passaggio e l’assistenza medica della Croce Rossa non hanno un costo, al limite si fa un’offerta all’ambulanza, ma quindi questi soldi vanno tutti per le socieà che gestiscono il cronometraggio?…non credo…

Prendiamo una gran fondo con 400 iscritti, un buon numero ma ce ne sono che triplicano tranquillamente il numero di partenti, 400 per 20 euro fa 8000 euro…da qualche parte vanno a finire…ma dove?

E sopratutto, perchè i comitati organizzatori tendono ad aumentare mano a mano che si avvicina il giorno della gara il costo d’iscrizione? Perchè anzichè aumentare il prezzo non eliminano il pacco gara per i ritardatari? Un’altra domanda maligna che mi viene in mente…ma allora è vero che per avere ai nastri di partenza i vari big di turno bisogna ingaggiarli?  Perchè altrimenti non riesco a spiegarmi dove vanno tutti quei soldi.

Non so se queste domande avranno mai risposta e non so se in molti saranno d’accordo con me, mi piacerebbe sapere però cosa ne pensate sia voi che correte sia chi organizza le gare, il mio intervento però non vuole essere una critica verso chi organizza ma solo una sorta di avviso per i vari comitati che, a mio modo di vedere, non devono dimenticare che le loro gare sono belle e rinomate non per il percorso, non per la Stropparo o il Deho di turno ma per tutti gli amatori che fanno sacrifici con il lavoro e la famiglia per andare a correre…credo solo che si meriterebbero un pò più di rispetto da questo punto di vista…

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.