Mongolia Bike Challenge, riposo forzato causa neve
La carovana del Mongolia Bike Challenge è costretta ad un nuovo stop forzato. Dopo l’annullamento della terza tappa a causa della tempesta di sabbia, questa volta a fermare i 92 biker in questa avventura ai confini della realtà è una copiosa nevicata. Oggi tutti gli atleti capiscono il significato dello slogan 10 tappe in 10 mondi diversi. In una settimana di gara il Mongolia Bike Challenge ha già offerto deserti, steppe, grandi vallate, passi di montagna estremamente impegnativi e ora anche distese di neve. Un’avventura da ricordare. Il campo si sveglia sotto una sottile ma compatta coperta bianca in un freddo pungente. Dopo diverse discussioni e valutazioni, la direzione gara decide di annullare la tappa per ragioni di sicurezza. Non sussistono le condizioni minime per garantire la sicurezza di tutti gli atleti nelle discese ripide sui due passi di montagna in programma per la tappa di oggi. Inoltre ci sarebbero da attraversare tre fiumi molto larghi, con una temperatura dell’acqua estremamente bassa che espone i piedi al rischio di ipotermia. La macchina organizzativa di MBC si mette in moto e provvede a caricare sui mezzi tutti i bagagli, le biciclette e gli atleti. Il lungo treno parte per un viaggio molto lungo, attraverso le ampie distese innevate in un paesaggio incantevole. Alcune difficoltà nell’attraversamento dei guadi più insidiosi non impediscono a MBC di raggiungere la meta di Urd Tamir. Il campo viene installato sulla sponda di un fiume, in una magnifica valle pianeggiante punteggiata di cavalli e yak allo stato brado. L’ultimo incantevole sito per i campeggi mobili di Mongolia Bike Challenge 2010.
Foto e video:
http://www.mongoliabikechallenge.com/it/encarrera.php?id=10