Ai Mondiali di Ciclismo di Ponferrada (SPA) vittoria nella crono junior del tedesco Kamna, 4º l’azzurro Filippo Ganna
Per sette secondi sfugge a Filippo Ganna il podio della crono juniores. Un piazzamento sospeso tra la soddisfazione per un azzurro a lungo sul podio virtuale e grande protagonista della giornata e la delusione per un obiettivo che appariva alla portata e invece sfumato per poco.
Filippo è stato autore di una bella prestazione – “non mi posso rimproverare nulla”- dirà al termine. Non sufficiente, però, a portare quella medaglia che avrebbe premiato una stagione dedicata a questo appuntamento e riportare l’Italia nell’albo d’oro della specialità dopo il bronzo di Nibali nel 2002.
Quando al termine della gara dominata dal tedesco Lennard Kamna, campione europeo in carica e grande favorito della vigilia, il piemontese è dovuto scendere dal terzo gradino virtuale, si è lasciato andare ad un commento sincero e bilanciato: “Mi dispiace veramente tanto per questo piazzamento. È la quarta volta che giungo quarto e un po’ di delusione c’è. Sinceramente, per com’è andata la gara, pensavo di fare meglio. Sapevo che il tedesco era forte, ma lo statunitense e l’australiano non li conoscevo. Certo è che se dovessi rigareggiare, farei le stesse cose.. magari limando ancora qualcosa.”
In effetti il distacco dal terzo posto dell’australiano Storer è solo di una manciata di secondi e questo non può che aumentare il rammarico per il quarto posto.
“Dispiace molto – dice il CT Rino De Candido – perché Filippo è andato molto forte, restando sempre con i migliori ad ogni intertempo. Non abbiamo nulla da recriminare e il podio sarebbe stato il premio di una stagione finalizzata a questo evento. Dobbiamo però essere contenti e pensare adesso alla prova su strada.”
Quando sarà smaltito il contraccolpo e si esaminerà la gara a mente fredda, risulterà nelle sue giuste proporzioni la prova realizzata dall’azzurro. Ganna è il secondo tra gli europei, superato solo dal fenomeno tedesco. Davanti a lui sono lo statunitense Costa e a pochi secondi di distanza, l’australiano Storer, rappresentante della scuola “aussie” a cui tutti fanno riferimento. Dietro c’è l’altro statunitense Mostov, che fu terzo a Firenze.
L’andamento della gara è stato per certi versi simile per gli azzurri, anche se con le debite differenze. Una partenza leggermente in sordina per poi esercitare il massimo sforzo nella parte centrale di gara. Ma, mentre Ganna ha chiuso in crescendo, tagliando il traguardo con il miglior tempo, Edoardo Affini (21° alla fine) ha pagato lo sforzo nella parte finale, soffrendo la salita e la lunghezza della crono. “Ho dato tutto quello che avevo – dichiarato Affini – e sono soddisfatto della mia prestazione, non certo del piazzamento, speravo di entrare nei primi dieci. Ho faticato soprattutto nel finale. L’ultima salita, anche se corta, mi ha veramente tagliato le gambe. Certo che non siamo abituati in Italia a crono così lunghe… Adesso penso solo alla prova in linea di sabato. Abbiamo una squadra veramente forte.”.
Riguardo alla prestazione del campione europeo in linea, il ct De Candido ha detto: “Sicuramente la distanza può averlo penalizzato, soprattutto dal punto di vista mentale. Il problema è che in Italia proporre una gara crono di questa distanza è veramente difficile. Dobbiamo cambiare mentalità anche perché i cronomen sono ormai determinanti per il ciclismo moderno. Questi due ragazzi sono di qualità: se lavorano bene e con un po’ di testa andranno molto avanti.”
CRONO UOMINI JUNIORES: 1. Lennard Kamna (Ger) in 36’13”49; 2. Adrien Costa (Usa) a 44”66; 3. Michael Storer (Aus) a 58”11; 4. Filippo Ganna (Ita) a 1’05”94; 5. Zeke Mostov (Usa) a 1’19”13; 6. Tom Wirtgen (Lux) a 1’29”86; 7. Sven Reutter (Ger) a 1’34”27; 7. Michael O’Loughlin (Irl) a 1’42”81; 9. Jaime Rastrepo (Col) a 1’43”89; 10. Matthew Gibson (Gbr) a 1’46”81; 11. Jan Tschernoster (Ger) a 1’47”53; 12. Niklas Larsen (Dan) a 1’51”55; 13. Mikolaj Gutek (Pol) a 1’58”45; 14. Corentin Ermenault (Fra) a 2’01”63; 15. Tobias Foss (Nor) a 2’01”77; 16. Mark Padun (Ucr) a 2’10”57; 17. Szymon Wojciech Sajnok (Pol) a 2’17”32; 18. Nikolay Ilichev (Rus) a 2’21”66; 19. Gino Maeder (Svi) a 2’22”71; 20. Senne Leysen (Bel) a 2’22”99; 21. Edoardo Affini (Ita) a 2’34”67.
Fonte federciclismo.it