Ai Mondiali di Andorra lo svizzero Nino Schurter e la francese Pauline Ferrand Prevot conquistano l’iride XCO, Fontana e Lechner i migliori azzurri
La gara conclusiva del crosscountry ai Mondiali di Vallnord, quella degli Elite, è stata come al solito un duello tra lo svizzero Nino Schurter e francese Julien Absalon, il leit-motiv del crosscountry mountain bike degli ultimi anni. E chissà cosa succederà l’anno prossimo alle Olimpiadi di Rio, con Absalon in caccia del terzo alloro, mentre a Schurter è proprio l’oro olimpico a mancare nella sua bacheca.
Gara di testa per gli storici duellanti, con il ceko Ondrej Cink che va sul terzo gradino del podio.
Per l’Italia della MTB poca gloria questa volta, nessun azzurro nei primi 10. Il migliore è stato Marco Aurelio Fontana 13°, Daniele Braidot 14°, Luca Braidot 16°, Tiberi 17°, Tabacchi 30°, Gerhard Kerschbaumer 41° e Maximilian Vieider 63°.
Gara femminile
Il titolo mondiale femminile è andato alla più polivalente ciclista apparsa sulla scena mondiale degli ultimi anni. Stiamo parlando della francese Pauline Ferrand Prevot, 23 anni appena compiuti, campionessa del mondo in carica del ciclocross (Tabor 2015) e strada (Ponferrada 2014), a cui va ad aggiungere il titolo mondiale di MTB di Andorra. Considerando che da Junior aveva già vinto due mondiali nel 2009 a Canberra e nel 2010 a Baupré, anno in cui vinse anche il titolo su strada ad Offida, ci si rende conto di avere di fronte un vero fenomeno, che spazia dalla strada al cross alla mountain bike con una facilità disarmante per le avversarie. Chissà se a Rio cercherà di fare doppietta di titoli Olimpici, strada e MTB?
Alle spalle della fenomenale francese conquista l’argento in rimonta la russa Kalentyeva, il bronzo va all’ucraina Belomoina, con la norvegese Gunn Rita Dahle Flesjaa che arriva quarta.
Per le italiane poche soddisfazioni, se pensiamo che la migliore delle azzurre, in cui si sperava una medaglia, Eva Lechner finisce 23a, complice un guasto meccanico nell’ultimo giro, dove comunque era 9a. Niente da fare per le altre due in gara, con Serena Calvetti 33a e Anna Oberparleiter addirittura doppiata dalle prime.