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A Milano Alberto Contador vince il Giro d’Italia 2015, Aru 2º, Landa 3º, l’ultima tappa a Keisse


Ultima tappa di questo meraviglioso Giro d’Italia 2015. Tappa passerella finale, da Torino a Milano con 7 giri del circuito finale, senza salite e di 178 km. Da Torino a Milano il gruppo va in scioltezza, poi nel circuito finale s’inizia a fare sul serio. E in linea con l’andamento di questo giro, non è mancata la sorpresa finale. Evadono in due dal gruppo, il belga Iljo Keisse della Etixx e l’australiano Luke Durbridge della Orica GreenEdge, che tirano a tutta e guadagnano fino a un minuto sul gruppo, dove intanto le squadre dei velocisti non si mettono d’accordo per tirare e chiudere il buco. Così i due arrivano agli ultimi mille metri, il gruppo rimonta ma non riesce a prenderli. Qui viene fuori il pistard, cioè il belga Iljo Keisse che brucia l’australiano Luke Durbridge.

Giacomo Nizzolo conquista la maglia rossa della classifica a punti, Giovanni Visconti quella azzurra della classifica degli scalatori e sono 9 le vittorie italiane in questo Giro d’Italia.

Infine la Maglia Rosa, il Trofeo Senza Fine. Un podio che passerà alla storia: 1° Alberto Contador, 2° Fabio Aru, 3° Mikel Landa.

Vittoria del fuoriclasse spagnolo, la terza su tre partecipazioni, nel 2008, nel 2011 (poi revocato per una vicenda doping discutibile) e questa del 2015. Una vittoria generale senza vittorie di tappa, ma un dominio assoluto fino a ieri sul colle delle Finestre, dove è arrivata anche per lui la crisi. Ha saputo gestirla e difendersi, salvando la sua leadership. Giù il cappello davanti al grande campione spagnolo, il più forte ciclista degli ultimi 10 anni. Così come bisogna festeggiare Fabio Aru, secondo, ma anche lui vincitore morale di questo Giro d’Italia, maglia bianca di miglior giovane e soprattutto vincitore delle ultime due tappe di montagna, quelle di Cervinia e Sestriere, due tappe epiche che passeranno alla storia, che lo proiettano in un’altra dimensione, non solo giovane di belle speranze, ma certezza per i grandi giri di un ciclismo italiano che sta rialzando la testa a livello internazionale. Ha saputo tener duro nella per lui difficile tappa dell’Aprica sul Mortirolo, dove poteva perdere 10 minuti dai primi, nelle ultime due tappe ha lasciato il segno, passando dalla sofferenza alla gioia immensa. Sul terzo gradino del podio il basco Mikel Landa di quella grande squadra che è l’Astana, un altro corridore giovanissimo di cui sentiremo tanto parlare nel futuro e con cui tutti dovranno fare i conti, a cominciare dalla prossima Vuelta spagnola.

Infine il pubblico, una grande festa popolare questo Giro d’Italia, che ha seguito con calore e passione sui 3500 chilometri del percorso i corridori, per quello che rimane il più grande spettacolo sportivo gratuito che si svolge da 98 anni in Italia.

Classifica di tappa

1 Iljo Keisse (Bel) Etixx – Quick-Step 4:18:37

2 Luke Durbridge (Aus) Orica GreenEdge

3 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling 0:00:09

4 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha

5 Giacomo Nizzolo (Ita) TrekRacing

6 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Alpecin

7 Elia Viviani (Ita) Team Sky

8 Moreno Hofland (Ned) Team LottoNL-Jumbo

9 Davide Appollonio (Ita) Androni Giocattoli

10 Elia Favilli (Ita) Southeast Pro Cycling

Classifica generale

1 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 88:22:25

2 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:01:53

3 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:03:05

4 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:08:10

5 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:09:52

6 Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:10:41

7 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:10:53

8 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:12:08

9 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:15:51

10 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:16:14

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.