Mezzi pubblici e bicicletta: il punto di non ritorno della mobilità dettato dal picco del petrolio
Come era già capitato durante la crisi petrolifera nel 1973, ha fatto più la crisi economica che i tanti dibattiti sulla sostenibilità e buoni propositi degli anni scorsi. Le fermate degli autobus e dei treni si popolano di nuovi orfani dell’automobile, chi la lascia in garage e chi la vende.
Aumenta l’uso del trasporto locale, uso bici in aumento nelle città medie
Secondo l’ISTAT tra il 2004 e il 2010 i treni hanno registrato un significativo aumento nel numero di passeggeri. In generale, il trasporto locale ha registrato un aumento del numero di passeggeri (+6% a Roma, +30% a Milano) dovuto presumibilmente all’aumento del costo della benzina e in generale del mantenimento e dell’uso dell’automobile. L’uso dell’auto nel 2011 è diminuito di un quarto per i viaggi di lavoro e di vacanza brevi.
Se l’ultimo Rapporto sulla mobilità 2011 dell’Isfort generalizza la flessione di tutti gli spostamenti, compresi quelli a piedi o in bicicletta, la FIAB corregge il dato, indicando come nelle città al di sotto dei 200.000 abitanti l’uso della bici sia in aumento. Non è la prima volta che parliamo delle difficoltà dei ciclisti nelle grandi città e delle accortezze necessarie per porvi rimedio specialmente nei percorsi casa-scuola.
Superata la crisi economica si tornerà ai vecchi consumi e alla vecchia mobilità? Non è detto. In uno degli ultimi numeri della prestigiosa rivista scientifica Nature, tradotto da Le Scienze, segnala come il Picco del petrolio potrebbe essere già stato superato. In poche parole, alla ripresa della crescita economica non potrà corrispondere un aumento della produzione di greggio. Il petrolio non è finito ma è sempre più costoso da estrarre e l’aumento lo paghiamo alla pompa e sulle merci, nel trasporto e indirettamente nella produzione.
Gli effetti di questo cambiamento potranno essere drastici: se come sembra nei prossimi decenni anche il trasporto di merci internazionale diventerà più costoso anche la produzione agricola chilometri zero diventerà una necessità.
Già oggi non si parla più solo di efficienza energetica ma di riduzione degli sprechi, un po’ come succedeva con l’austerità ai tempi dell’ultima guerra mondiale. L’ardito paragone lo fa il sito NonSprecare.it, che pubblica un volumetto dal titolo Non sprecate diffuso al crepuscolo del Ventennio. Sorprendentemente, molti consigli su come ridurre i consumi rimangono validi anche oggi.
Per saperne di più
- Petrolio: il punto di non ritorno è ormai superato, Le Scienze
- Trasporto ferroviario, istat.it
- Il boom dei mezzi pubblici, Antonio Galdo
- Non Sprecate, 1941
- FIAB: cala l’uso della bici nelle grandi città, nelle medie aumenta
Fotografia
- Foto di Paul Henman (Flickr)