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Marocco: tour delle città Imperiali, otto giorni via Casablanca per Rabat, Fes, Meknes e Marrakech.


Di Giorgio Pesenti

Questo viaggio è stato una sorprendente scoperta delle verdi terre costiere del nord Africa Marocchino; le nazioni Magrebine si trovano su un territorio che si estende ad ovest del Nord Africa, si affacciano sul mare nostrum Mediterraneo e sull’oceano Atlantico. E’ stata una settimana trascorsa in serenità tra panorami affascinanti, tradizione berbera, spezie, colori sgargianti, modernità , e una miriade di sguardi Magrebini avvolti nei loro misteri.

L’avventura imperiale è iniziata con il trasferimento in aereo dall’Italia, poi è proseguito su un comodo bus per 1200 km, in un turbinio di immagini dell’ormai famoso Royal Tour classico del Marocco. Questo mondo islamico nord Africano, ti proietta in un’esclusiva atmosfera unica e inimmaginabile per il nostro stile di vita Italiano e non solo, anche se agli occhi dei visitatori traspare in bella evidenza l’impronta della sensazionale collaborazione con la cultura Francese. Per rendere meglio l’idea dell’influenza occidentale sullo stile di vita del Marocco, è stato curioso notare ad esempio il lavoro di un manovale muratore mentre svolgeva le sue mansioni nella medina di Fes, dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. I nostri occhi hanno visto l’operatore edile che con le mani nude caricava del materiale di demolizione di una casa, il materiale veniva riposto su dei rudimentali carretti, la forza motrice di questo singolare convoglio era fornita da malinconici asini, al berbero, mentre svolgeva questa mansione, gli è squillato il cellulare e con estrema padronanza ha risposto alla chiamata con le mani piene di polvere.

A proposito, in Marocco i cellulari di ultima generazione vanno a ruba e i 33 milioni di Marocchini ne possiedono più di uno a cranio (ndr. proprio come noi italiani). Durante il trasferimento tra Fes e Marrakech si è visto la nuda e cruda realtà montana del zona del medio atlante: la strada asfaltata che percorrevamo scorreva tra i boschi di lecci, cedro ed eucalipto, queste zone alberate erano a dir poco stupende. I nostri occhi rimanevano appiccicati ai vetri dei finestrini del bus per ammirare le varie tonalità del verde di queste foreste. Arrivati a Ifrane siamo rimasti tutti a bocca aperta dallo stupore nell’ammirare l’architettura di origine Svizzera di questa prestigiosa cittadina, per alcuni istanti la mia memoria visiva ha richiamato agli occhi i panorami dell’ambiente montano rosso crociato della corsa Sierre Zinal.

La discesa verso Marrakech ci ha provocato il mal di cuore perché in pochi minuti il nostro sguardo è stato catturato da una zona rurale molto povera, queste abitazioni berbere sono un ammasso di pietre e argilla, la maggioranza di queste casupole sono sprovviste della fornitura di acqua corrente e energia elettrica, qui l’unico mezzo di trasporto è un animale a 4 zampe motrici, l’asino. Ma noi Italiani non abbiamo mai teso la mano a questi amici che risiedono nel Marocco? Ebbene si! Nella zona di Meknes abbiamo visitato il sito archeologico di Volubilis, questi famosi reperti appartengono ad una cittadina dell’impero Romano. L’agglomerato nel suo periodo di massima espansione arrivò fino ad una capacità abitativa di 20000 abitanti. Sono ancora visibili i resti di sontuosi e ampi palazzi, i pavimenti sono decorati con preziosi mosaici molto colorati; successivamente nei secoli, il popolo berbero ha ripreso questi mosaici nelle decorazioni dei tappeti di Fes.

Il clou di questo tour è stata la visita all’ultima città imperiale Marrakesc. Con la fantasia da skyrunner, come sono entrato in città ho notato immediatamente la fantastica cornice di questa perla del turismo internazionale e cioè il corollario delle montagne dell’alto atlante dove spiccava maestosa la sagoma innevata del Toubkal. All’istante mi è balenata l’idea di progettare una nuova avventura podistica, la Royal Toubkal Valetudo ultra trail, da Marrakesch alla sommità della montagna piu’ alta del Marocco appunto il Toubkal. Adesso non mi resta che lavorare per dare gambe a questo nuovo progetto con la preziosa collaborazione di Turisanda tour. L’imperiale e lussuosa Marrakesch ha il boulevard principale che oltre ad essere arredato come un giardino botanico, ti conduce nella piazza principale denominata “Piazza del nulla”. Questo luogo di incontro fà da volano a tutte le attività della zona, nell’immensa spianata avvengono molte attività della tradizione e della cultura dell’intero Marocco, chi visita questo luogo è come se entrasse in una bolgia, si può assistere a spettacoli di: saltimbanchi, incantatori di serpenti, musicisti da strada. Poi sono presenti due attività molto discrete e particolari, la prima è quella di imprimere su varie parti del corpo delle persone i tatuaggi berberi; la seconda è la lettura della mano, poi il cliente ha anche la possibilità di eclissarsi con il santone dalla vista dei curiosi mediante una copertura di fortuna, un ombrellone da mare o un telo molto ampio, e ricevere delle fatture per il malocchio o addirittura ricevere dei riti propiziatori o di magia per motivi di salute, amore, lavoro.

Da contorno a queste svariate attività è presente un mega mercato dove si può trovare veramente di tutto, verso sera arrivano in piazza i ristoratori da strada e la festa si completa in modo gioioso. Marrakesch è definita anche la città dei palmeti infatti in tutti gli angoli sono presenti delle altissime palme. Il colore delle foglie di questa particolare pianta richiama in memoria il verde della stella a cinque punte inserita nella bandiera Marocchina sullo sfondo rosso, a proposito le bandiere di questa nazione sono presenti ovunque. Termino con tre ringraziamenti, il primo và senz’altro alla nostra guida Redouan Ben Abdelduahab, che ci ha reso questo tour molto piacevole e interessante, nonostante il tour de force degli spostamenti e si è sempre atteggiato in modo gentile e riguardoso in tutte le situazioni. Il secondo lo rivolgo a tutto lo staff di Turisanda, tutto il personale è risultato sempre molto efficiente in tutte le situazioni del viaggio. Termino con un grazie ai componenti del mio gruppo, tutto made in Italy, sono convinto che la nostra presenza abbia contribuito ad avvicinare ulteriormente il mondo Mussulmano con quello Cristiano sotto i colori della bandiera dell’arcobaleno della pace.

Giorgio Pesenti

ono nato a Brembilla, nel bergamasco, e ora vivo a Almenno San Salvatore. Dal 2004 sono presidente della Valetudo skyrunning e collaboro con il network OutdoorPassion dal 2011.