Marco Costa ci racconta la sua esperienza sulla bicicletta
Come vi avevamo promesso ecco che vi proponiamo l’intervista realizzata con Marco Costa, un biker che ha fatto della bicicletta la sua vita, ma non solo, infatti non ha mai perso lo spirito e la passione che spinge ognuno di noi a pedalare, Marco tra l’altro ha avuto anche la fortuna di potersi spingere in bicicletta fino all’altro capo del Mondo, come ci racconterà lui stesso…
MTBpassion: Perchè hai abbandonato l’agonismo puro per dedicarti a imprese in solitaria e a gare endurance come le 24h, che non mi sento di definire proprio gare competitive?
Marco Costa: Diciamo che il mondo dell’agonismo mi aveva stancato,non trovavo più il giusto spirito,la voglia e l’entusiasmo anche se devo dire che se soddisfazioni non mancavano..
Inizialmente mi sono trovato un po spaesato essendo stato abituato a gareggiare e ad avere sempre un obbiettivo..Ma ho ritrovato me stesso partecipando a queste manifestazioni che come hai detto tu, Davide, non sono delle vere gare come può essere una Milano Sanremo o altro..ma secondo me sono anche più impegnative e complesse..
Ti spiego il motivo..nel mondo del professionismo devi essere professionista in tutto,allenamenti e una adeguata vita,arrivi alle gare e trovi tutto pronto..ti lavano bici e ti preparano i rifornimenti. Mentre nelle 24 ore o gare simili ti devi attrezzare,ti arrangi te in tutto e le cose da preparare sono molte..
MTBpassion: So che la tua carriera è partita dalla strada, ti sei spostato sul downhill, hai virato sulla mtb e ultimamente alterni strada e mtb, cosa ti manca da provare?
Marco Costa: Si da quando ho smesso di gareggiare su strada dove ho corso con la Parolin di Bassano Del Grappa ho voluto provare la mountain bike, già la usavo nel periodo invernale e mi divertivo moltissimo nei sentieri.
poi con alcuni amici un giorno mi hanno portato sul Lago di Garda fino al Monte Baldo. Ho preso in affitto una bici da Downhill e giù per il mitico 601,uno dei sentieri più tecnici ed impegnativi della zona…e da li la passione per questa disciplina mi ha portato a fare delle gare..dopo un po pero’ mi mancava il fatto di conquistarmi la vetta sudando sulla mia bike…
negli ultimi anni dopo i primi viaggi in bici ho scoperto che ad una velocità adeguata e rifornendomi bene ero in grado di stare in sella per ore senza stancarmi…e da li ho iniziato con gare di endurance in bici da corsa…
MTBpassion: Noi ci siamo conosciuti in occasione della 24h di Finale, era la prima volta che prendevi parte ad una 24h? Quali sono state le tue impressioni?
Marco Costa: non era la prima 24 ore che ho fatto in mtb, la prima l’anno scorso in val Rendena poi quest’anno ho partecipato a quella del Palladio, quella di Cremona e Finale Ligure, per me la più spettacolare ed impegnativa. ma che secondo me rispecchia di più lo spirito delle 24 ore.
MTBpassion: Ho letto sul tuo sito il racconto del Naturaid in Marocco dello scorso anno, cosa ricordi di quella manifestazione?
Marco Costa: L’anno scorso ho partecipato al NATURAID Marocco organizzato dall’amico Maurizio Doro..una vera e propria avventura di 700 km in autonomia tra le montagne dell’alto Atlante in mtb…per me più che una gara e’ stato un viaggio con un paio di amici tra montagne e deserti in luoghi fantastici…
Quello che più mi ricordo e’ lo spirito di gruppo che si e’ creato tra noi,molti non ci conoscevamo nemmeno.
MTBpassion: E quali obiettivi hai per quest’anno?
Marco Costa: Quest’anno parteciperò ad altre due 24 ore in mtb val Rendena e Roma, anche se so di essere in testa alla classifica delle 24 ore non posso partecipare a tutte…il mio obbiettivo per quest’anno era di partecipare a due gare di ultracycling…una fatta questo week end,la RACE ACROSS THE ALPS in austria…una gara in bici da corsa con equipaggio a seguito di 540 km con 14890 mt di dislivello,dove ho concluso quinto su 59 partenti..e la prossima il 12 luglio in Svizzera,la RADMARATON di 720 km con 6000 mt di dislivello…poi ad Agosto andrò in Bolivia per un viaggio in solitaria in alta quota.
MTBpassion: Vedo che hai in programma anche un viaggio in Bolivia che partirà a breve, raccontaci un pò quali saranno le tappe.
Marco Costa: Questo viaggio mi porterà a percorrere delle zone desertiche in alta quota con la mia bike…voglio attraversare i deserti salati di Coipassa e de Uyuni poi portarmi più a sud in territorio cileno verso il vulcano di Licancaborum per poi attraversare le ande e percorrere una zona poco abitata in Argentina..infine attraversare il deserto di Atacama…il tutto in 5 settimane in solitaria ed in completa autonomia..
MTBpassion: E dell’Argentina cosa ricordi…
Marco Costa: Per me il viaggio in Argentina e’ stata la prima vera avventura sulle due ruote..sicuramente le emozioni più forti le ho provate quando sono arrivato sul ghiacciaio del Perito Moreno..era tardo pomeriggio ed il cielo era tutto coperto tanto che i bikers che incrociavo mi consigliavano di girami perchè verso il ghiacciaio pioveva ed in più da li a poco avrebbero chiuso il parco naturale..
Invece da testardo ho voluto proseguire e mi sono goduto uno splendido tramonto sul ghiacciaio in compagnia di pochi turisti..poi non essendo in grado di rientrare al paesino di El Chalten entro sera il guardiano del parco mi ha dato il permesso di piantare le mia tenda vicino alla sua casa anche se c’è il divieto di dormire dentro…E’ stata la notte più emozionante…il rumore del ghiaccio che staccandosi cadeva nelle fredde acque del lago mi ha fatto compagnia…
MTBpassion: Per quanto riguarda la preparazione fisica a queste imprese, come ti gestisci? sei seguito da dei medici? raccontaci dell’alimentazione in viaggio e della preparazione atletica prima di partire.
Marco Costa: Da un pò non seguo molto tabelle o allenamenti vari ma vado a sensazione,ma vengo seguito da un medico sportivo per quanto riguarda le condizioni fisiche…mentre sono molto pignolo sul discorso alimentazione…ma non mangio barrette energetiche o cose simili ma cibi normali e molto vari.
MTBpassion: Immagino che nelle tue spedizioni avrai avuto a che fare anche con gente del posto in cui ti trovavi, quali sono state le loro reazioni nel vedere un ciclista straniero, in solitaria in terre a dir poco distanti anni luce dai boschi italiani?
Marco Costa: Durante i viaggi si incontrano molte persone e devo dire che la maggior parte ti incoraggia e sono molto sono incuriositi…molti non hanno mai visto un uomo viaggiare attrezzato in quel modo…ma ho sempre trovato molta disponibilità ed accoglienza…in più con alcune persone mi mantengo tutt’ora in contatto..
MTBpassion: Hai mai avuto problemi lungo i tuoi viaggi?…ovviamente non parlo di problemi meccanici, ma di problemi con la gente del posto, autorità e cose simili.
Marco Costa: A parte problemi meccanici alla bici causati dalle strade non certamente agevoli ed al peso esagerato del bagaglio altri tipi di inconvenienti non ne ho trovati…
MTBpassion: Per quanto riguarda invece la manutenzione alla tua bicicletta cosa ci puoi dire? immagino che camere d’aria e copertoni siano le parti più sollecitate…
Marco Costa: La bici e’ molto sollecitata durante i viaggi, come durante una 24 ore in mtb….mentre quella da strada a non presenta grandi sollecitazioni..
Quando parto per un viaggio non mi faccio mancare mai camere d’aria e pezze per sistemare quelle forate, un paio di copertoni di scorta, alcuni raggi per le ruote, fascette di plastica e filo di ferro…
MTBpassion: Per ora ti ringrazio e ti faccio un grosso in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri, spero che tu voglia raccontare ai lettori di MTBpassion le tue avventure, intanto ti lascio la conclusione.
Marco Costa: Ti ringrazio molto per questo spazio che mi hai dedicato sul tuo sito…quando ho iniziato ad avvicinarmi ai viaggi ero, ma sono ancora, alla ricerca di persone con la stessa passione per conoscersi e raccontarsi le avventure fatte….serve molto, non si smette mai di imparare….
ragazzi vi saluto…e ricordate…la vita e’ un avventura!