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Marco Camandona in vetta al Kangchenjunga a 8586 metri!


E’ la terza montagna della terra per altezza il Kangchenjunga, con i suoi 8586 metri, vetta himalayana, quest’anno obbiettivo delle spedizioni alpinistiche non solo valdostane ovviamente. Per Marco Camandona è stata vetta ieri, dopo un mese e mezzo di spedizione (erano partiti il 1° aprile), in cui hanno tracciato e portato materiali, tende e corde, senza l’aiuto di sherpa e senza bombole di ossigeno artificiale.

Per Marco Camandona, alpinista, guida alpina e maestro di sci, anche famoso nell’ambiente come organizzatore della gara scialpinistica Tour du Rutor, questa vetta arriva dopo le imprese su Everest, K2 e Annapurna, tutte salite mitiche sugli ottomila, realizzate con Abele Blanc, l’alpinista valdostano che ha salito tutti gli “ottomila”. Doveva esserci anche lui, per risalire il Kangchenjunga senza bombole ad ossigeno, visto che questa era l’unica montagna in cui l’aveva utilizzato, della sua collezione. Un contrattempo dell’ultimo periodo l’aveva costretto a rinunciare.

I compagni di spedizione di Marco sono stati Emrik Favre, François Cazzanelli, che si sono fermati a 7600 metri perchè non stavano a causa del freddo e del forte vento patiti negli ultimi giorni, e il valtellinese Marco Confortola, che ha detto stop a 8200 metri, anche lui provato dalle condizioni meteo della montagna.

Leggi l’intervista a Marco Camandona dopo il rientro al campo base de lastampa.it

A breve altri aggiornamenti sulla spedizione.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.