Luciano Buonfiglio, presidente Federcanoa, traccia il bilancio dell’olimpiade della canoa
L’oro di Daniele Molmenti, la grandissima Olimpiade di Josefa Idem, l’impegno meno fortunato di tutti gli altri azzurri, da Clara Giai Pron, Stefano Cipressi, Pietro Campresi e Niccolò Ferrari nello slalom a Maximilian Benassi e Norma Murabito nella velocità. Sono tutti elementi che consentono al presidente della federcanoa Luciano Buonfiglio di valutare sicuramente in positivo l’Olimpiade di Londra 2012 che ormai si avvia verso la conclusione.
‘’Salutiamo un’Olimpiade – afferma Buonfiglio – che dal punto di vista dei risultati ci premia tantissimo con l’oro di Daniele Molmenti conquistato in un contesto nazionale e internazionale in cui, come abbiamo visto, è difficilissimo fare medaglie. Per questo gratifica al 200 per cento tutto l’impegno che abbiamo profuso. E parlando dello slalom non dimentichiamo le buone prove in K1 donne, C1 e C2 con equipaggi tutti frutto del grande lavoro fatto per arrivare a Londra e che ci rendono consapevoli di potere affrontare il cammino verso Rio de Janeiro con buone potenzialità. Di questo ringrazio tutti, dallo staff tecnico, a quello sanitario, all’organizzazione della segreteria, ma naturalmente soprattutto un campione come Molmenti che, oltre a essere un atleta eccezionale, sa trasmettere attraverso i media bellissime emozioni ed è un ottimo esempio per tutti i nostri giovani che devono imparare a non lasciare nulla al caso e a curare tutto nei minimi dettagli. Non possiamo quindi che essere soddisfatti e proseguire sereni il cammino’’. ‘’Cosa che oggettivamente non possiamo dire per la velocità – prosegue il presidente della Fick – Ieri con Sefi Idem abbiamo vissuto un momento che raramente si incontra nella vita. Essere a fianco di Josefa in questi anni è stata un’emozione meravigliosa e ieri è stato tutto il mondo ad attribuirle una ideale medaglia in una giornata che s’è conclusa a Casa Italia con una testimonianza d’affetto commovente. Con lei il mio plauso va a Guglielmo Guerrini per avere pianificato sempre al meglio la sua preparazione, in situazioni a volta difficili, e averla portata ai grandi traguardi nelle condizioni giuste. Un grande tecnico e un grande uomo. Però ora dobbiamo fermarci e porre attenzione a questo settore perché non è stato un quadriennio felice: pieno di difficoltà, dal cambio generazionale da affrontare a quello della gestione tecnica. Con un po’ di confusione di cui naturalmente prendo io la responsabilità. Senza nulla togliere a Benassi e Murabito, ai quali vanno il mio sostegno e l’impegno a proseguire insieme, dobbiamo riflettere per metterci in grado di andare a Rio come l’Italia merita. E fortunatamente, dopo i risultati dei campionati europei junior e under 23, i primi segnali positivi ci sono già. Comunque la nostra esce da questi Giochi olimpici tra le prime federazioni italiane e tra le prime della canoa nel confronto internazionale: in termini di risultati, di attenzione e di simpatia. Torniamo a casa con l’oro di Molmenti dedicato a tutti i canoisti, atleti, tecnici, dirigenti, ufficiali di gara, che devono essere orgogliosi di lui e di appartenere alla nostra gloriosa federazione’’.
Ufficio Stampa Federcanoa