Le pedalate, Amiche del cuore


Secondo uno studio svedese, chi si reca in bicicletta al lavoro è considerevolmente meno esposto al rischio infarto

Ci sono almeno due buoni motivi per recarsi al lavoro in bicicletta. In primo luogo, pedalando si riesce a evitare di rimanere imbottigliati nelle lunghe e isterizzanti code che conoscono bene tutti gli automobilisti. In seconda battuta, e adesso lo attesta anche una ricerca universitaria, chi fa un po’ di moto per raggiungere il posto di lavoro è esposto a un rischio infarto del 70% inferiore rispetto agli automobilisti più incalliti.

A condurre lo studio è stata un’equipe di ricercatori svedesi della Umeå University coordinati dal professore Patrik Wennberg. Al termine delle osservazioni e della registrazione dei dati, è risultato che l’attività fisica riveste un ruolo centrale nella prevenzione degli eventi cardiovascolari. Il nostro cuore – a detta degli studiosi – trae vantaggio soprattutto da un’attività moderata, ma regolare, proprio come nel caso delle pedalate o passeggiate per compiere il tragitto da casa all’ufficio.

La sedentarietà, al contrario, si è confermata come uno dei principali nemici del cuore. Per questo, il consiglio del dottor Wennberg e della sua equipe è quello di “movimentare” un po’ anche le ore lavorative, soprattutto nel caso si svolga una professione che obbliga a passare lunghe ore dietro una scrivania. “Durante la pausa pranzo – sostiene il medico – una semplice passeggiat, un po’ di jogging o qualche esercizio nella palestra aziendale possono essere utili per rinforzare il cuore.” E una volta usciti dall’ufficio? In sella e si torna a casa!

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.