L’asilo è là dove c’è l’erba
Si stanno diffondendo in Italia gli agriasili\
Lo dicono i numeri: in Italia gli asili nido sono troppo pochi rispetto alla domanda. Le poco più di tremila strutture presenti sul suolo nazionale (che offrono in totale 130 posti) riescono a esaudire solo il 17% del fabbisogno. Mamme e papà come possono ovviare al problema e magari assicurare al bambino di crescere in un ambiente sano e naturale? Sì, con gli agriasilo.
Proprio come gli asili e gli asili nido tradizionali, gli agrinido e gli asgriali sono strutture in cui vengono accolti i bambini (fino ai 3 anni negli agrinidi e oltre negli agriasili) nelle ore in cui i genitori sono impegnati sul lavoro. Dov’è dunque la differenza? Queste strutture si trovano nelle campagne e nelle zone limitrofe dei grandi centri urbani e propongono un percorso educativo in grado di avvicinare i bambini alla natura.
Aperti in aziende agricole già attive, gli agriasili si stanno diffondendo in tutta in Italia, soprattutto nelle regioni del Nord (in particolare in Piemonte, Veneto, Trentino e Friuli). La loro offerta didattica comprende attività come la coltivazione, l’allevamento e l’educazione alimentare. A rendere più avvincente l’esperienza per i più piccoli concorre l’applicazione della pet therapy. Con divertimento, negli agriasili, i bambini imparano a fare il pane, a conoscere la filiera del farro e a coltivare l’orto, impegnandosi in una serie di laboratori che variano da azienda agricola ad azienda agricola.
Secondo un’indagine condotta da Coldiretti, la formula degli agriasili sembra che incontri il favore degli italiani. Il 78% dei nostri concittadini, infatti, sogna per i propri pargoletti un’educazione in un ambiente semplice, naturale e familiare a contatto con la natura. Gli elementi che spingono gli agriasili in alto nelle preferenze degli italiani sono: il valore aggiunto di poter far crescere il proprio bambino all’aria aperta (caratteristica del servizio apprezzata dall’80% delle famiglie); la possibilità di far avere ai bambini un contatto diretto con la natura (76%), con gli animali (51%); la certezza di mangiare cibi locali e di stagione (67%). A ostacolare la crescita degli agriasili, di contro, rimane la scomodità degli spostamenti: il 67% dei genitori italiani, infatti, per accompagnare il proprio pargolo a scuola non è disposto a percorre un tragitto che superi i 20 minuti.