L’alpinista italo-polacco Filip Babicz percorre a tempo di record il Traverso Integrale di Capo Noli
Dalla vetta più alta d’Europa al mare, dal Monte Bianco a Capo Noli: Filip Babicz va sempre a velocità di record. Dopo aver compiuto una leggendaria impresa sul Grand Capucin nel massiccio del Monte Bianco, a meno di due mesi di distanza l’alpinista e climber italo-polacco mette a segno un altro risultato storico scalando il Traverso Integrale di Capo Noli, la celebre scogliera a picco sul mare lunga un chilometro in Liguria tra i paesi di Noli e Varigotti (Finale Ligure). Il tempo impiegato da Babicz per completare l’intera via è stato di appena 22 minuti e 56 secondi, un crono stratosferico considerando che la percorrenza media è calcolata in circa otto ore.
Quello di Noli è la via in traverso più lunga d’Italia ed è composta da tre sezioni conosciute con i nomi di “In Scio Bolesomme”, “Cercando sul Mare” e “Traverso del Capo”. Filip le ha percorse tutte di un fiato, una dietro l’altra, circa 1000 metri di scogliera suddivisi in 35 tiri. Dato il suo tempo di soli 22 minuti e 56 secondi ha compiuto qualcosa di assolutamente incredibile, con una strabiliante media di 39 secondi, naturalmente percorso in libera e non usando la corda.
Per l’arrampicatore che vive a Courmayeur si tratta dell’ennesima impresa di questo tipo. Già citata quella sul Grand Capucin del Monte Bianco (49 minuti in solitaria e senza corda, contro le otto ore normalmente richieste), fino alla prima solitaria della Cresta Integralissima di Peuterey sempre sul Monte Bianco nel 2020 in tempo record, passando per il record sul Pizzo Badile a settembre 2021 ed infine la prima assoluta in solitaria di Appointment with Death a maggio di quest’anno in Inghilterra.
“È stato pazzesco, assolutamente oltre le mie aspettative! Nessuno, me compreso, immaginava un tempo del genere. Contare il tempo di percorrenza dei tiri in singoli minuti è già roba da record. Contarlo in secondi… beh, è un salto dimensionale! Rimango senza parole. Il mio obiettivo era farlo entro un’ora, cioè con la media di 1’40” al tiro… farli con la media di 39” per 35 tiri di fila, tutti di un fiato, è una cosa da non credere!” – le parole entusiasmanti di Filip al termine della salita – “Ho tenuto duro fino la fine per vedere quanto veloce sarei potuto andare, infatti ho dato il 100% e non ho mollato fino all’ultimo ed ecco il risultato! Dopo quella sul Grand Capucin di settembre, anche questa prestazione sta “segnando” questo 2022… un anno davvero memorabile e le sfide però non sono ancora finite!”.
Fonte EIS