La 24h di Idro va in foto e racconto
La 24h del Lago d’Idro 2010 va in archivio come un’edizione un pò sottotono per quanto riguarda le iscrizioni ma sicuramente da ricordare per l’impegno profuso dal comitato organizzatore e l’ottima organizzazione offerta a tutti gli iscritti.
Un pò di delusione per il calo di iscrizioni c’è stato, è inutile negarlo, vuoi per la vicinanza con Finale Ligure, vuoi per il periodo di crisi che sta toccando in modo piuttosto importante tutte le manifestazioni sportive; nonostante questo però i visi sorridenti e stremati che abbiamo potuto osservare al termine delle 24 ore di gara la dicono lunga sulla qualità complessiva della gara organizzata dal GS Odolese.
Al nostro arrivo sabato mattina troviamo una zona camping/paddock piuttosto tranquilla con biker intenti a preparare il loro spazio per la notte, sistemare gli ultimi dettagli sulle biciclette e provare il percorso di gara. Troviamo i soliti amici delle 24h, Matteo Ciaghi già in tenuta da foto-reporter d’assalto, gli amici di Rendena e Finale Sandro e Lorenzo, i Gufi di Trento che corrono la loro 50esima 24h e si presentano come leader della classifica del Ciro d’Italia.
Alle 12 in punto scatta la gara con un sole davvero bollente a fare da padrone e sarà così fino a serata inoltrata quando solo il buio rinfrescherà l’ambiente. Fin dalle prime battute di gara la lotta è serrata tra i ragazzi del Team Geopietra Zaina e il Team Macosta, tra i solo invece i nomi sono i soliti di Claudio Pellegrini e Alberto Zambelli, mentre tra le ragazze Ausilia Vistarini e Lorenza Menapace si sfidano con la solita grande amicizia che le contraddistingue e insieme a loro Astrid De Rosa ed Elisabetta Dasoli.
La prima parte del percorso si snoda per il centro abitato di Idro prima di iniziare a salire verso la collina con la dura salita che conduce poi alla cascata, dopo il tratto breve ma ostico della cascata picchiata prima su single track, poi in mezzo ad un prato dove viene anche preso l’intertempo e ancora discesa fino a rientrare in paese, dove si percorre una gimcana in un altro prato prima di portarsi sulla ciclabile lungo lago e tornare alla zona cambio, un totale di circa 5,5Km di percorso.
Fin dalle prime battute i ragazzi del Geopietra si mettono in lotta serrata con il Team Macosta, mentre tra i solo la bagarre è tra Ausilia Vistarini in singlespeed e Astrid De Rosa, più indietro invece Lorenza Menapace. Bella lotta anche tra le coppie del tandem con i Tour De Pance a inseguire la coppia dell’MTB Santa Marinella.
Per quanto riguarda i solo maschili i due amici rivali Zambelli e Pellegrini viaggiano a ritmi davvero impressionanti con il secondo al termine della gara avrà macinato la bellezza di 500km!!
La gara prosegue regolare durante la giornata e tutto intorno il paese di Idro è animato dai biker, dai visitatori incuriositi dalla gara e dalla gente del posto che ha preso la due giorni come una bella festa per far conoscere il proprio territorio.
La notte è passata via veloce e regolare con i biker che hanno continuato a girare regolari approfittando del fresco, un bel concerto ha allietato la serata con il capannone della Pro Loco che ha servito mangiare senza interruzione a partecipanti e pubblico.
Il mattino e l’alba hanno segnato in maniera definitiva le prime classifiche con i ragazzi del Geopietra non ancora sicuri della vittoria ma più tranquilli grazie al loro vantaggio, tra i tandem invece il Tour de Pance con 11 giri di ritardo sul Santa Marinella ha deciso di tirare i remi in barca e godersi il lungo lango, infine sui solo Zambelli ha ceduto definitivamente il passo a Pellegrini.
Alle 12.00 la conclusione festosa della gara con lo speaker a salutare l’arrivo dei vincitori e il folto pubblico ad applaudire l’impresa dei partecipanti.
Una bella festa, una bella e importante partecipazione da parte della gente del posto e un’organizzazione da veri professionisti per i ragazzi del GS Odolese, che hanno messo in piedi un evento davvero ben riuscito, con punti di assistenza della protezione civile spiegati lungo l’intero percorso, un’illuminazione continua lungo tutto il tracciato e i servizi necessari ai biker tutti a portata di mano.
Se c’è da trovare un piccolo difetto alla gara lo si può trovare nel percorso, decisamente migliorato rispetto ad alcune precedenti edizioni, ma ancora migliorabile se si riesce ad eliminare qualche tratto cittadino su asfalto che snatura un po’ la disciplina, specialmente considerando il territorio che sta intorno al lago sembra fatto appositamente per la mountain bike.