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Kilian Jornet Burgada sta per provare a battere il record di salita/discesa del Cervino del mitico Bruno Brunod


Di Luca Casali

Lo spagnolo vuole provare a battere il tempo del suo mito che nel 1995 è salito in vetta ed è tornato in paese in appena 3 ore e 14’. Da allora nessuno ha neppure provato a battere quel record.

Kilian Jornet Burgada aspetta che si sciolga la neve. Poi partirà per provare ad abbassare il record di salita e discesa del Cervino: tre ore e 14′, firmato nel 1995 da Bruno Brunod. Inarrivabile, tanto che in questi 18 anni nessuno ha sfidato la Gran Becca e il suo record. Brunod è il mito di Burgada. «Lui ce la può fare – dice Brunod -. I record sono fatti per essere battuti». Pausa. «Io però faccio la danza della pioggia – ride – e aspetto». Quello che sta facendo l’uomo dei record. 

«A settembre salgo» aveva detto Kilian Jornet nel prato di Gressoney-La-Trinité appena tagliato (stravolto) il traguardo del Mezzalama. Il suo stomaco quel giorno non volle sapere di funzionare ma la testa sì: era già proiettata alle 3 ore e 14′ del Cervino. È uno dei suoi obiettivi dell’anno. «Summits of my life» è il progetto che prevede l’ascesa a tempo di record delle montagne simbolo dell’alpinismo. Un solo incidente di percorso (sul Bianco due anni fa, dove un cornicione di neve si staccò portando nel vuoto il corpo del campione di sci alpinismo Stephane Brosse), poi un record dopo l’altro. L’ultimo il 12 luglio: quatto ore e 57′ per salire e scendere il Monte Bianco da Chamonix. 

«Kilian ha nelle gambe quel tempo e anche qualcosa meno – dice Marino Giacometti, l’uomo che scoprì Brunod, che fondò nel 2008 l’Isf (International Skyrunning Federation) e che segue lo spagnolo -. Sta aspettando il momento buono per salire. Lui pensa a settembre ma io gli ho consigliato prima». Burgada è già salito e sceso sei volte dal Cervino. Ha iniziato a farlo un mese fa. Ha piazzato il suo camper nel piazzale di Cervinia e ha twitttato: «La mia residenza per il prossimo mese». È salito una prima volta in gita turistica insieme con la campionessa di skyrunning Emilie Forsberg, poi da solo per iniziare a dare del tu alle pietre. Quattro ore e 5′. Ripetute più volte. Il 13 agosto è salito anche con il suo amico Alessandro Stella. Poi è andato a correre con Bruno Brunod. Era in Valle d’Aosta e così ha chiamato il suo idolo e, insieme, si sono sciroppati 40 chilometri di corsa. «Respect» ha twittato il campione spagnolo. Per Brunod e per la montagna. Non c’è troppo tempo buono per Burgada. Il 24 agosto sarà al via di un trail a Zermatt. Dunque: o prima o tutto rimandato a settembre. «Questione di qualche giorno, due o tre al massimo – dice Bruno Brunod -. C’è della neve in due, tre passaggi chiave». In salita potrà essere più veloce di Brunod (2h12′ il suo tempo) ma è la discesa il grosso punto interrogativo. Brunod, nel 1995, fece l’impossibile, scendendo in 1h02′.

Sarà così bravo Burgada? 

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.