Outdoor Passion | Notizie di sport all'aperto / Arrampicata e boulder  / Intervista all’arrampicatore Luca Rinaldi: “Bazooka” spara il suo colpo migliore e risolve Miss Schwiez flash

Intervista all’arrampicatore Luca Rinaldi: “Bazooka” spara il suo colpo migliore e risolve Miss Schwiez flash


Di Alessandro Massa

Luca “ Bazooka “ Rinaldi è uno di quei giovani arrampicatori che ai più resta anonimo. In effetti è noto che gli atleti incominciano ad affermarsi quando riescono a realizzare prestazioni di rilievo. Nell’arrampicata sportiva questo non avviene solo con i risultati ottenuti nelle gare, ma contano anche le realizzazioni ottenute in ambiente.

Luca Bazooka Rinaldi, arrampicatore della Valchiusella, scopre a Chironico ( CH ) una seconda casa e dopo una bella sequenza di risultati e riesce a mettere la ciliegina sulla torta  risolvendo flash Miss schweiz 8A. Luca nella stessa giornata oltre a Miss schweiz è riuscito a risolvere nello stesso stile Coffee and Cigarettes 7A, Toccata e fuga 7A+ e Doctor Crimp 7B ed in due tentativi risolve Confession of a Crap Artist stand start 7C, linea che non era in programma quel giorno. Inoltre risolve in un giro solo Saludos Amigos sit start 7B+, la sequenza stand start era stata eseguita flash la volta precedente. Il risultato che ne viene fuori sono 6 blocchi in 7 tentativi. Complimenti Luca!!!

Di seguito qualche domanda a Luca Rinaldi:

Da quanti anni pratichi l’arrampicata sportiva?

Ho iniziato ad arrampicare circa 5 anni fa, nella palestra di Alice Superiore e nelle falesie della Valchiusella, della Valle Orco e della Valle d’Aosta.

Quale disciplina preferisci nell’arrampicata?

Inizialmente ero più rivolto all’arrampicata su corda. Ma in quest’ultimi mesi mi sono dedicato molto al Bouldering, trovando l’arrampicata sui sassi molto più congeniale al mio fisico, più stimolante e per ora, molto più soddisfacente.

Come fai a incastrare i tempi tra lavoro e arrampicata?

E’ molto difficile incastrare il tutto. Ma lavoro per mio conto come geometra, mi gestisco autonomamente, ed ogni spazio libero che ho, cerco di sfruttarlo per scalare.

Le gare? Cosa ne pensi? Che risultati hai conseguito?

Le gare, in Italia, non sono organizzate in modo eccellente, soprattutto le gare nazionali. Per quanto mi riguarda, ho sempre è solo partecipato a quelle di Boulder. Mi sono servite per fare esperienza, ma soprattutto per mantenere una motivazione molto alta. L’altro anno alla tappa di Coppa Italia Boulder che si è svolta a Ivrea, mi sono classificato secondo. Quest’anno spero di riuscire a salire sul podio più volte e chissà magari vincere una tappa.

Segui un’allenamento specifico? Sei seguito da un’allenatore?

Non ho mai seguito un allenamento schematico, ma ho sempre cercato di scalare il più possibile, sia in palestra che su roccia. Ho sempre fatto quello che mi piace. Credo che questo mi abbia portato a divertirmi molto e a non perdere mai la motivazione. E’ molto difficile allenarsi in modo sistematico, si rischia di perdere la voglia di scalare.

Il risultato ottenuto a Chironico com’è arrivato?

Era un periodo veramente positivo per me, mi sentivo in formissima. Era da tempo che volevo provare questa linea, ma per un motivo o per l’altro non ci avevo messo ancora mano. Quel giorno, c’era molto vento, l’aria era secca, mi sentivo molto motivato e i miei progetti in quel di Chironico iniziavano a scarseggiare…quindi ho pensato che quello era il giorno giusto per provarlo….ero in forma e sono stato ripagato.

Nella tua zona come viene vissuta l’arrampicata sportiva?

Nel mia zona l’arrampicata sportiva è abbastanza diffusa, ma la specialità che va per la maggiore è l’arrampicata in falesia (o con la corda) mentre l’arrampicata sui sassi (o bouldering) è diffusa principalmente tra i ragazzi giovani che si stanno avvicinando a questo sport.

Viaggi spesso per l’arrampicata?

Ho viaggiato, ma pur sempre in Europa. In futuro mi piacere visitare le grandi patrie dell’arrampicata su corda, come per esempio la Spagna dove sono stato qualche anno fa, ma soprattutto la Frankenjura, fulcro dello sviluppo arrampicatorio, ma il viaggio che forse desidero fare di più è il Sud Africa, con la roccia rosso fuoco e i boulder che da quanto ho sentito sono molto fisici e spettacolari.

Hai degli sponsor che ti seguono?

In questo momento non ho nessun sponsor, mi piacerebbe avere una marca che mi segua, e che mi supporti dal punto di vista dell’abbigliamento o che mi fornisca le scarpette, ho iniziato a scrivere nei blog per raccontare le mie realizzazioni, e speriamo che questo serva a farmi conoscere sempre di più.

Adesso progetti futuri?

Ho alcuni progetti per il futuro, forse troppi e forse troppo grandi per le mie capacità. Credo che puntare in alto e non accontentarsi mi spinga a essere sempre motivato, nel particolare nell’anno 2013 vorrei riuscire a salire Invidia 8b+/8c, storica via nella falesia di Donnas ( AO ), e riuscire a salire un 8b boulder, e comunque consolidare il grado di 8a+. Per quanto riguarda la Coppa Italia di Boulder, come ho detto prima, punto al gradino più alto.

Guarda il video di Luca Rinaldi a Miss Schweiz 8a flash 

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.